Crisi: ecco 10 motivi per dire addio all’austerity

Erika Di Dio

14 Maggio 2013 - 12:24

Crisi: ecco 10 motivi per dire addio all’austerity

Stephanie Kelton è professoressa associata di Economia presso l’Università di Missouri-Kansas City e docente ricercatrice presso il Levy Economics Institute; è inoltre ideatrice del blog New Economic Perspectives.

10 motivi contro l’austerità

Riportiamo qui 10 motivi secondo i quali, per la Kelton, le politiche di austerità dovrebbero essere abbandonate; molte delle motivazioni sono state riviste e applicate al caso italiano ed europeo grazie ad un contributo del sito italiano sulla Mosler Economic Modern Money Theory, MEMMT.INFO.

Vediamo quali sono.

  • Quando lasciamo che la nostra economia operi al di sotto del livello di piena occupazione (come ora), significa che stiamo sacrificando migliaia di miliardi di dollari (o euro) in termini di produzione e redditi che vengono persi ogni anno. Non potremo mai tornare indietro e recuperare quel denaro.
  • Il capitalismo funziona con le vendite. Indagine dopo indagine, si scopre che il motivo principale per cui le imprese sono lente ad assumere e ad investire in nuovi impianti e macchinari è la mancanza di domanda per le merci che producono. Le aziende assumono e investono quando sono sommerse dai clienti.
  • Le politiche di austerità portano ad un aumento della disoccupazione, arrivata ormai a livelli inaccettabili in Europa (basta pensare alla disoccupazione giovanile dell’Italia al 38.4% e a quella della Grecia al 64.2%); chi non lavora vive nell’ansia, nella disperazione e giorno dopo giorno aumentano i casi di suicidio di imprenditori al verde a causa di aziende fallite; chi invece lavora è costretto, in mancanza d’altro, ad accettare stipendi ridicoli e spesso anche mobbing.
  • Il problema, come l’Europa ci ha mostrato per anni, è che l’austerità "funziona" distruggendo i redditi, che a loro volta schiacciano le vendite (o quello che chiamiamo PIL). Così, invece di riportare il rapporto verso il basso, l’austerità ostacola la crescita, che a sua volta porta a far salire deficit e carichi di debito.
  • Tali politiche fanno peggiorare le condizioni delle infrastrutture di un Paese. Infatti per far quadrare i conti, siamo costretti a diminuire la spesa per le manutenzioni e questo ci porta a vivere al di sotto delle nostre possibilità.
  • Inoltre, portano alla svendita delle aziende italiane che finiscono in mani straniere a causa di difficoltà finanziarie, legate all’eccessiva tassazione.
  • La Kelton dice: che cosa ci trattiene? La paura dei cinesi? La paura di bond vigilantes? La paura delle agenzie di rating? La paura di diventare la prossima Grecia? La paura di trasformarci nello Zimbabwe? Questo è quello che ci dicono quando ci impongono l’austerità. Niente di tutto questo - ripeto - niente di tutto questo ha la minima attinenza con la nostra realtà.
  • Le politiche di austerità si basano sullo studio rivelatosi errato da parte di Carmen Reinhart e Ken Rogoff, due accademici di Harvard. Non è vero che alti livelli di debito pubblico danneggiano la crescita; è vero invece che la perdita di sovranità monetaria distrugge la crescita;
  • Riguardo al suo paese, la Kelton dice: gli Stati Uniti d’America hanno la sovranità monetaria. Il dollaro USA viene dal governo degli Stati Uniti. Non può venire da qualsiasi altro luogo. Non possiamo mai essere a corto di dollari o essere costretti al default come può accadere in Grecia, dove non hanno una propria moneta. Non abbiamo bisogno di prendere in prestito dai cinesi per fare le cose che decidiamo di fare per la nostra economia. Finché le risorse reali sono disponibili, le risorse finanziarie (denaro) possono sempre esserci. Possiamo permetterci di tagliare le tasse e spendere più soldi per migliorare le nostre infrastrutture senza gravare la prossima generazione. Fallire nel tentativo di riportare l’economia alla piena occupazione graverà su tutti noi per gli anni a venire.
  • L’articolo del sito MEMMT.INFO invece conclude: perché l’austerità uccide, ci rende cattivi, arrabbiati, aggressivi. L’austerità e l’euro distruggono la pace sociale.
Da Alternet.org e MEMMT.INFO

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