Ignazio Visco torna a parlare di crisi bancarie e vigilanza. Bankitalia, assicura, è pronta a dar conto di quanto fatto.
Prima uscita pubblica di Ignazio Visco - dopo la sua conferma a governatore di Banca d’Italia - che ha partecipato alla 93esima Giornata del Risparmio svoltasi a Roma.
Chiuso il caso politico, Visco torna a parlare di ripresa, banche e vigilanza. Incassa gli applausi della platea e assicura ampia collaborazione nel dare conto dell’operato di Via Nazionale.
L’intervento di Visco
Intervenendo nel corso dell’evento organizzato da Acri, Visco ha ricordato come siano necessarie stabilità monetaria e finanziaria per garantire la tutela del risparmio, aggiungendo che su quanto avvenuto nel sistema bancario italiano e
“sui comportamenti delle singole banche la supervisione è ferma e intensa. Del nostro operato non esitiamo a dare conto alle Istituzioni e al Paese.”
Il governatore di Bankitalia sottolinea che gli istituti bancari sono vere e proprie imprese e che anche nei periodi di crisi, la vigilanza – che richiede un lavoro di analisi complesso - non può prendere il posto di chi è chiamato ad amministrarle.
“gli accertamenti di vigilanza non possono far ricorso ai poteri che la legge riserva all’autorità giudiziaria e alle forze di polizia”.
Nel gestire le crisi degli istituti di credito, probabilmente, in passato ci sono stati dei ritardi – ammette – ma proprio per questo bisogna analizzare le ragioni che hanno dilatato i tempi per snellire procedure e rendere più rapide le procedure di gestione.
Visco, comunque chiarisce:
“La supervisione sulle banche riduce significativamente le probabilità che si verifichino crisi bancarie ma non può annullarla”.
Il governatore di Bankitalia, si sofferma poi a commentare i dati sulla ripresa economica del nostro Paese: la crescita si rafforza grazie anche alla riforme, alla situazione dell’economia internazionale e alla politica monetaria orientata all’espansione.
Soddisfatto, l’inquilino di Via Nazionale, anche per i dati sull’occupazione tornati ai livelli pre-crisi e tendenti ad aumentare.
“Fare presto sulla crisi delle banche”
Sulla crisi degli istituti bancari, si è soffermato anche il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, il quale auspica che le indagini della Magistratura siano rapide e che anche l’attività della Commissione parlamentare di inchiesta, presieduta da Pierferdinando Casini, possa svolgere bene e presto la sua attività.
Patuelli sia augura, dunque, che si arrivi in breve tempo a delle conclusioni che consentano di attribuire le responsabilità a chi le ha avute per voltare finalmente pagina: il clima di confusione, sostiene, non aiuta il processo di ripresa e non favorisce la fiducia.
Il presidente dell’Abi, quindi, ricordando che in questa settimana la vigilanza unica della Bce compie tre anni, propone l’azione di
“Testi Unici europei innanzitutto di diritto bancario, finanziario e penale dell’economia, per superare i limiti di un’Unione bancaria, troppo incompleta”.
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