Che succede se non pago una multa? Ecco cosa si rischia

Isabella Policarpio

19/07/2021

19/07/2021 - 13:11

condividi

Multe stradali, cosa succede a chi non le paga, quando scattano gli interessi e tempi di prescrizione. Qui tutte le conseguenze.

Che succede se non pago una multa? Ecco cosa si rischia

Che succede se non si paga una multa entro 60 giorni e dopo quanto cade in prescrizione sono tra i dubbi più comuni dei cittadini. Infatti chi non ha mai ricevuto una sanziona stradale?

Riguardo alle conseguenze per chi non paga una multa, la legge parla chiaro: il primo effetto è l’aumento della somma da versare, per via degli interessi, talvolta si può incorre nel fermo amministrativo dell’automobile e, nei casi di reiterata insolvenza, nel pignoramento dei beni .

Per invitare gli automobilisti a pagare subito le multe stradali è previsto lo sconto del 30% sull’importo della sanzione, per i versamenti entro 5 giorni dalla notifica. Invece chi ritiene che la multa sia ingiusta può fare ricorso nei tempi e nei modi che vedremo.

Multe stradali, entro quando vanno pagate?

Prima di vedere quali sono le conseguenze per il ritardo nel pagamento, dobbiamo fare chiarezza sui termini del pagamento della multa. Se avete preso una multa, dovete sapere che questa va pagata entro 60 giorni dal momento in cui vi è arrivata la notifica a casa.

L’amministrazione ha 90 giorni di tempo per inviare l’avviso della contravvenzione, altrimenti il destinatario ha tutto il diritto di non pagarla. Il termine decorre dal momento in cui il vigile ha inflitto la multa e scade con l’invio della notifica da parte dell’amministrazione (si considera la data in cui la comunicazione è stata affidata a Poste Italiane e non il momento effettivo in cui questa sarà consegnata al destinatario).

Dal momento in cui ricevete la notifica si hanno:

  • 60 giorni di tempo per pagare la contravvenzione;
  • 30 giorni di tempo per fare ricorso al giudice;
  • 60 giorni di tempo per fare ricorso al Prefetto.

Cosa succede se quando viene il postino a casa non trova nessuno? In tal caso il postino deve lasciare l’avviso di raccomandata, nel quale sono indicati l’indirizzo dell’ufficio postale dove è depositata la multa e gli orari nei quali è possibile ritirarla.

Per il calcolo dei termini, quindi, bisogna fare riferimento al momento del ritiro della raccomandata; tuttavia in caso di giacenza superiore ai 10 giorni la comunicazione si considera come effettivamente ricevuta e, di conseguenza, i termini per il pagamento e per fare ricorso decorrono normalmente.

Scaduti i termini, la multa diventa effettiva e si perde la possibilità di fare ricorso.

Che succede se pago la multa in ritardo?

Scaduti i 60 giorni, all’importo vengono applicati immediatamente interessi e more. Per le multe non pagate gli interessi sono molto elevati: l’importo della sanzione viene aumentato del 10% per ogni 6 mesi di ritardo poiché vale il meccanismo della “maggiorazione semestrale del 10%”.

Ad esempio, per chi paga una multa di 300 euro con più di un anno di ritardo, l’importo aumenterà di 63 euro (10% di 300€ più il 10% di 330€).

Per questa ragione è sempre bene rispettare i termini indicati nella sanzione. Anzi, si consiglia di saldare il pagamento entro 5 giorni dalla notifica, poiché in questa ipotesi è possibile beneficiare dello sconto del 30% sull’importo.

Qui tutte le informazioni su quando e come beneficiare dello sconto del 30% sulle multe e i casi esclusi

Cosa rischio se non pago una multa?

Quando il destinatario di una multa si ostina a non pagare, l’ente titolare del credito delega al recupero l’Agenzia delle Entrate Riscossione la quale invia immediatamente un sollecito di pagamento nel quale indica l’importo della contravvenzione più l’eventuale applicazione di interessi e more.

Scaduti 60 giorni dalla notifica della comunicazione dell’Agenzia delle Entrate Riscossione se il destinatario non ha ancora pagato quanto dovuto andrà incontro a delle conseguenze ben più gravi.

La prima misura che l’ente applica è il fermo dell’auto, provvedimento con il quale si vieta al mezzo “multato” di circolare per strada. Per essere valido il fermo auto deve essere comunicato con preavviso di almeno 30 giorni. Il fermo auto viene meno con il pagamento della multa, ma anche quando il titolare della multa ne chiede la rateazione e documenta il pagamento della prima rata.

Un altro caso in cui il fermo auto viene meno è quando il destinatario del provvedimento presenta i documenti necessari per dimostrare che il mezzo fermato gli serve per lo svolgimento del lavoro autonomo, professionale o imprenditoriale.

Oltre al fermo auto l’amministrazione ha la possibilità di recuperare forzatamente il proprio credito per mezzo del pignoramento. Solitamente per le multe non pagate si procede con il pignoramento presso terzi, tramite il pignoramento dello stipendio o della pensione (nella misura di un quinto dell’importo totale).

Quando si prescrivono le multe

Una volta notificato la comunicazione, l’Agenzia delle Entrate ha il dovere di procedere con i suddetti provvedimenti entro il termine di 5 anni. Scaduti i 5 anni, infatti, la cartella di pagamento della multa cade in prescrizione e il destinatario è legittimato a non pagarla.

Gli unici atti che hanno l’effetto di interrompere la prescrizione sono appunto il fermo amministrativo, il pignoramento o l’intimazione ad adempiere. A proposito di quest’ultima è bene precisare che se entro un anno dalla sua notifica il debitore non è soggetto al pignoramento, prima di procedere con l’esecuzione forzata del credito l’amministrazione dovrà inviare nuovamente l’intimazione, pena l’illegittimità del provvedimento.

Argomenti

# Multe

Nessun commento

Gentile utente,
per poter partecipare alla discussione devi essere abbonato a Money.it.

Iscriviti a Money.it