L’obbligo di targa per i monopattini è definitivo, manca pochissimo. A cosa fare attenzione per non rischiare multe fino a 400 euro.
I monopattini elettrici sono i nuovi veicoli, sempre più presenti nella circolazione stradale e meritevoli di attenzioni. La riforma del Codice della strada ha infatti previsto delle regole specifiche per questi mezzi, nel tentativo di aumentare la sicurezza dei loro conducenti e al contempo limitare gli incidenti. Tra le misure introdotte c’è l’obbligo di targa, che tuttavia non è stato attuato subito. Non sarebbe stato possibile fare altrimenti, senza una normativa che descrivesse le caratteristiche del contrassegno. C’è stato quindi del tempo per prepararsi, ma ora non ci sono più scuse. Con il decreto n. 210 del 27 giugno 2025 il ministero dei Trasporti ha definito con precisione l’obbligo di targa per i monopattini elettrici. Presto, chi non è in regola con le nuove regole rischierà multe fino a 400 euro. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Targa per i monopattini elettrici, chi è obbligato
L’obbligo di targa si applica a tutti i monopattini elettrici, per la precisione tutti i veicoli“a propulsione prevalentemente elettrica” contraddistinti dalle seguenti caratteristiche:
- due assi;
- un solo motore elettrico;
- manubrio;
- assenza di sedile;
- conduzione in posizione eretta.
In altre parole, la regola non vale per velocipedi a pedalata assistita, e-bike e bici elettriche, esonerati sia dall’obbligo di targa che di assicurazione.
Per i monopattini elettrici, inoltre, il decreto del 18 agosto 2022 del ministero dei Trasporti individua anche alcuni requisiti tecnici essenziali, tra i quali:
- potenza massima del motore pari a 0,5 kW;
- assenza di posto a sedere;
- dotazione di luci posteriori e anteriori;
- campanello;
- freni anteriori e posteriori;
- frecce direzionali;
- luce di stop posteriore.
Come deve essere la targa del monopattino elettrico
La targa del monopattino elettrico, ossia il contrassegno adesivo identificativo, deve essere stampata dall’Istituto poligrafico e zecca dello Stato (Ipzs) con le seguenti caratteristiche:
- forma rettangolare;
- misure di 50x60 cm;
- fondo bianco con caratteri neri;
- plastificato;
- autoadesivo;
- idoneo per ostacolare tentativi di rimozione, manomissione o contraffazione;
- combinazione alfanumerica univoca di sei caratteri;
- emblema della Repubblica italiana;
- incisioni antistrappo e serigrafie anticontraffazione;
- scritta “M.E.F.” visibile ma protetta.
Il contrassegno deve essere posizionato sul parafango superiore o, se assente, sul piantone dello sterzo nella parte frontale a un’altezza tra 20 cm e 120 cm dal suolo, purché in modo visibile e permanente. Quanto alle combinazioni alfanumeriche, saranno composte da 3 lettere e 3 numeri, escludendo le lettere potenzialmente ambigue e le combinazioni - individuate dal Mit - da evitare per ragioni di sicurezza o riservatezza. La targa viene associata al proprietario quando fornita attraverso il portale telematico ministeriale, proprio come avviene con le auto e altri veicoli a motore.
Multe e come evitarle
Come anticipato, chi è sprovvisto di targa sul monopattino elettrico rischia delle multe. Nel dettaglio, si va da 100 a 400 euro, a partire dall’entrata in vigore del decreto ministeriale, quindi dopo 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Il monopattino può peraltro essere sequestrato in caso di pericolo per la circolazione. C’è però ancora del tempo a disposizione, visto che il ministero dei Trasporti sta trattando con il ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Istituto poligrafico per individuare le tariffe. Bisogna infatti assicurare che non si tratti di un obbligo troppo oneroso per i conducenti. Per ottenere la targa, subito o quando sarà obbligatorio indistintamente, bisogna recarsi presso gli uffici della Motorizzazione o le delegazioni Aci. A tal proposito, sarà necessario esibire:
- un documento di identità in corso di validità;
- il codice fiscale;
- la scheda tecnica del monopattino, rilasciata in sede di acquisto o richiesta successivamente al produttore/venditore.
Potrebbe inoltre essere necessario acquistare un portatarga (dal costo di una decina di euro) per installare correttamente e comodamente il contrassegno sul proprio veicolo, dal momento che potrebbe non essere adeguato ai nuovi obblighi. Si attendono invece i chiarimenti per l’assicurazione obbligatoria.
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