Corte Costituzionale tedesca: nuovo campo di battaglia nella crisi dell’euro? L’analisi di Open Europe

Erika Di Dio

11 Giugno 2013 - 12:26

Corte Costituzionale tedesca: nuovo campo di battaglia nella crisi dell’euro? L’analisi di Open Europe

Come ormai ben si sa, la Corte Costituzionale tedesca sta tenendo in questi giorni delle udienze per determinare se il programma OMT della BCE ha violato le norme del mandato della BCE stessa o della Bundesbank.

Open Europe fa un’analisi molto dettagliata della situazione.

Ecco la sua traduzione in italiano.

Background

Anche la scorsa estate la GCC (Corte Costituzionale tedesca) ha tenuto delle udienze simili a proposito dell’ESM, il fondo di salvataggio della zona euro. In quel caso, la GCC ha stabilito che l’ESM non comporta una violazione della costituzione tedesca. Tuttavia, ha anche fissato alcuni requisiti, ribadendo il ruolo del Bundestag in ogni decisione dell’ESM, che potrebbero potenzialmente limitare future azioni, come un tetto sui contributi tedeschi, una licenza bancaria all’ESM e/o gli Eurobond.

Tali sentenze del GCC sono eventi guardati con molta attenzione nella crisi della zona euro, anche perché una sentenza "scomoda" potrebbe creare nuovi vincoli e nuovi rischi nella crisi. Questo caso non farà differenza.

A quali domande dovrà rispondere la Corte tedesca?

  • Tra le decisioni o le azioni della BCE, qualcuna può in qualche modo violare l’accordo sulla base del quale la Germania ha aderito alla zona euro?
  • Queste hanno la forza di spingere la Bundesbank oltre il suo mandato?
  • Una qualsiasi di queste azioni ha creato (o ha il potenziale di creare) un nascosto rischio fiscale de facto non sancito dal Bundestag?

Un paio di punti da tenere a mente: il GCC non giudicherà la validità economica delle politiche, ma solo la loro base giuridica. Sarà anche costretta a conciliare l’esigenza di controllo del Bundestag su qualsiasi spesa di bilancio con l’indipendenza della Bundesbank e della BCE.

Dibattito chiave: Bundesbank (Weidmann) vs. BCE (Asmussen)

L’udienza sarà incentrata sulle preoccupazioni che ha la Bundesbank su alcuni aspetti della politica della BCE - in particolare il programma OMT, ossia le transazioni monetarie a titolo definitivo.

  • BCE: sostiene che sta semplicemente agendo per ripristinare il meccanismo di trasmissione della politica monetaria e per applicare la politica monetaria adeguata per affrontare l’inflazione strisciante. Tuttavia, sembra che la BCE sia opportunamente interessata al caso e sottolinea che l’OMT sarà limitato agli Stati membri nell’ambito di un programma ESM (e quindi sotto la supervisione della Troika) e in qualche modo limitato nel suo funzionamento (dal momento che si applicherà solo al debito con scadenza tra uno e tre anni, che è stato sul mercato secondario per qualche giorno). Questo può rassicurare il GCC che l’OMT non è "illimitato" e che non si tratta di un finanziamento "diretto" agli stati, ma probabilmente avrà delle conseguenze sui mercati finanziari.
  • Bundeskbank: sostiene che molte delle misure sono giuridicamente discutibili e che in alcuni casi equivalgono ad un finanziamento monetario. Tanto più che la BCE si sta essenzialmente impegnando per essere il prestatore di ultima istanza della zona euro, il che significa che potrebbe finire per essere l’unica fonte di finanziamento per alcuni paesi. La Bundesbank teme anche che il suo bilancio potrebbe essere caricato di rischi, dal momento che se l’OMT sarà mai attivato, probabilmente sarebbe necessario comprare delle obbligazioni periferiche. Questa è anche una preoccupazione per il Bundestag per una potenziale violazione del diritto costituzionale tedesco.

A livello personale, l’udienza vede l’uno contro l’altro due alleati del Cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente della Bundesbank Jens Weidmann e il membro del comitato esecutivo della BCE Jörg Asmussen, rappresentanti delle due parti.

Potenziali scenari

  • La GCC respinge le richieste come irricevibili: essenzialmente la Corte decide che gli argomenti si applicano esclusivamente al diritto comunitario e, pertanto, che sono di competenza della Corte di giustizia europea. Questo sembra improbabile dato che il GCC ha già espresso alcune preoccupazioni su precedenti azioni all’interno della crisi, e inoltre vi è una significativa preoccupazione all’interno della professione legale in Germania sugli impatti sulla Costituzione tedesca.
  • Spinge il governo a impugnare queste politiche presso la Corte di giustizia: in questo scenario, la GCC evita di agire direttamente o di dare sentenze sulle violazioni del diritto costituzionale tedesco. Tuttavia, è preoccupata per il modo in cui stanno andando le cose e per la possibilità di future violazioni. Essa può anche essere preoccupata del fatto che la BCE abbia violato il proprio mandato. In questo caso potrebbe raccomandare al governo di agire in questo senso davanti alla Corte di giustizia europea. Anche questo sembra improbabile, in quanto la Corte di giustizia europea molto probabilmente si pronuncerebbe in favore della BCE, mentre le divisioni politiche su un caso del genere sarebbero potenzialmente significative.
  • Decide che le azioni della BCE, come l’OMT o altre, sono in contrasto con la Costituzione tedesca: questa sarebbe la più drastica delle azioni. Starebbe essenzialmente dicendo che, nelle circostanze attuali, la Germania non può partecipare più pienamente alle azioni dell’Unione monetaria. Ancora una volta, come Udo di Fabio ha notato, in un tale scenario la Germania avrebbe bisogno di costringere i suoi partner della zona euro a cambiare rotta, o a chiedere una modifica della Costituzione tedesca o, come ultima ratio, sollecitare il governo tedesco a uscire dalla zona euro (che, secondo le precedenti sentenze del GCC, è giuridicamente possibile). Data l’entità delle conseguenze, anche questo sembra ancora molto improbabile.
  • Rifiuta l’appello ma introduce nuove linee rosse: qui la Corte decide che le azioni e le politiche della BCE non violano (ancora) il diritto costituzionale tedesco.Tuttavia, include ulteriori commenti che mettono in luce le limitazioni nell’assumere forti responsabilità fiscali senza controllo democratico. Questa è grosso modo la linea che ha assunto in precedenti casi e sembra la più probabile.

Dopo cosa succederà?

La Corte si prende spesso un consistente periodo di tempo per prendere una decisione. Ha già lasciato passare nove mesi dal momento in cui, nella precedente sentenza a settembre 2012, ha detto di volersi occupare di questi problemi. Alcuni si aspettano una decisione alla fine di agosto. Tuttavia, data la vicinanza con le elezioni federali tedesche, la Corte potrebbe voler evitare di influenzare il dibattito politico. Per questo motivo, potrebbe anche decidere di aspettare fino a dopo le elezioni di settembre.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Open Europe

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