Conte punge Renzi: “Le sue critiche? Lo giudicheranno gli italiani…”

Alessandro Cipolla

16/03/2020

27/01/2021 - 12:24

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Intervistato dal Corriere della Sera, il premier Giuseppe Conte ha parlato anche della situazione coronavirus in Italia: “Il picco non è ancora arrivato, questo è il periodo più duro”.

Conte punge Renzi: “Le sue critiche? Lo giudicheranno gli italiani…”

Botta e risposta a distanza tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi. Dopo le critiche mosse dal leader di Italia Viva negli Usa in una intervista a Bloomberg, dove ha parlato di “errori fatti dal governo italiano”, l’ex premier si è ripetuto sulle colonne del giornale tedesco Spiegel ribadendo il concetto.

Anche se adesso “ci stiamo muovendo nella giusta direzione”, Renzi allo Spiegel ha parlato di errori commessi come “quando abbiamo vietato i voli diretti dalla Cina a gennaio” oltre “ad alcune delle nostre leggi e regolamenti che sono state comunicate molto male e questo ha vanificato gli sforzi di contenimento permettendo a molti contagiati di disperdersi”.

Parole queste che non hanno lasciato indifferente Palazzo Chigi visto che arrivano dall’interno della maggioranza, con Giuseppe Conte che ha colto l’occasione di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera per rispondere alle punzecchiature del senatore di Rignano.

Sono sorpreso di cogliere un ex premier - ha commentato Conte - che ha rappresentato l’Italia nel mondo, parlar male del Governo italiano all’estero, nelle tv e nei giornali americani e tedeschi. Ma io non commento. Lascio che giudichino gli italiani”, con Italia Viva che viene data sempre più in difficoltà negli ultimi sondaggi.

Conte: “Coronavirus, non siamo ancora al picco”

In attesa del decreto “salva economia” che il Consiglio dei Ministri si appresta a licenziare, Giuseppe Conte nella sua intervista al Corriere della Sera ha voluto fare il punto dell’emergenza coronavirus in Italia.

È il momento dei sacrifici, delle scelte responsabili - ha spiegato il premier - la stragrande maggioranza degli italiani è consapevole che le regole servono a proteggere i nostri cari. Sono orgoglioso di guidare questa grandiosa comunità, che nel momento di massima difficoltà si ferma a cantare l’inno nazionale e a rivolgere un commosso applauso ai medici e agli infermieri che lavorano stremati in corsia”.

Quanto alla diffusione del contagio Conte ha sottolineato come “gli scienziati ci dicono che non abbiamo ancora raggiunto il picco, queste sono le settimane più rischiose e ci vuole la massima precauzione. Non possiamo abbassare la guardia. È la sfida più importante degli ultimi decenni, per vincerla serve il contributo responsabile di 60 milioni di italiani”.

Non rimane quindi che aspettare e rispettare le regole “dobbiamo attendere qualche settimana per verificare i risultati delle nostre decisioni, ispirate alle indicazioni del comitato tecnico-scientifico”, con Conte che ha comunque escluso l’ipotesi di nuovi divieti visto che “ora è importante rispettare scrupolosamente quelli che ci sono”.

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