Comprare uno smartphone costerà di più con la tassa sul telefonino

Federico Fasan

7 Luglio 2014 - 13:00

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Il nuovo decreto appena varato fa paura già dal nome, la tassa sul telefonino porta al 22% l’IVA per un aumento fino al 500%.

Comprare uno smartphone costerà di più con la tassa sul telefonino

Tassa sul telefonino, è chiamata così la nuova imposta che tra circa 10 giorni ci troveremo a pagare quando compreremo un dispositivo elettronico.

Firmata dal deputato Dario Franceschini il 20 Giugno scorso e chiamata anche equo compenso, si è solo oggi mostrata nella sua interezza grazie alla pubblicazione online di una tabella riassuntiva divulgata da dday.it con tutti gli aumenti dell’imposta su dispostivi che garantisco ‘riproduzione privata di fonogrammi e di videogrammi (così è scritto sul decreto).

Quindi, spulciano tra le righe vediamo che questa ‘tassa sul telefonino’ è micidiale, da 0,61 dei classici telefonini allo 6,34 dei più nuovi smartphone con oltre 32Gb di ROM; 6,34 euro che appartengono anche ai tablet (sempre oltre i 32Gb) e ai Pc (portatili e fissi), entrano nella tabella anche chiavette USB e HDD con rispettivamente pagheremo al Gb (un po’ come il 3g) 0,10 e 0,1 euro fino ad un limite di 9 euro per le chiavette e 20 euro per gli Hard Disk (2Tb).

La tabella però elenca soltanto le modifiche apportate a qualcosa che prima già c’era, la ‘nuova tassa sul telefonino’ in sostanza è rimasta immutata per i supporti vergini (dai 0,10 ai 0,23 per ogni ora di registrazione disponibile e dai 0,10 ai 0,25 fino a 25Gb di supporto dati come BluRay e per il lettori video e audio che in termini massimali venivano e vengono rispettivamente pagati da 3,22 euro al max 1Gb fino ai 32,20 per i max 400Gb e dai 0,64 su sopporti a max 128Mb e 12,88 per i lettori audio oltre i 20Gb.

Andando a fare gli adeguati calcoli si scopre che l’aumento è anche del 500% (seppur in termini di centesimi) e che è stato anche implementato un aumento persino sulle tv con funzionalità di registrazione: da 4 euro a 4,88 euro che prima non esisteva neppure.

Come detto, abbiamo ancora circa 10 giorni per evitare questa tassa sul telefonino obbligatoria al 22%, imposta quasi necessaria per portare l’Italia sugli stardard europeei.

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