Come si finanzia una startup: la storia di Plus Biomedicals su Criptalia

Giulia Adonopoulos

15/12/2020

30/12/2021 - 16:53

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Non solo PMI, ma anche startup con Criptalia: la storia della campagna di Plus Biomedical, startup bresciana di medtech che grazie ai finanziamenti alternativi ha rafforzato il suo business e investito in innovazione e sviluppo.

Come si finanzia una startup: la storia di Plus Biomedicals su Criptalia

Dare il via a un’impresa con i propri risparmi e ritrovarsi un anno e mezzo dopo con tre prodotti sul mercato, 35mila euro di fatturato, diversi progetti innovativi in cantiere e finanziamenti per 40mila euro raccolti in un mese tramite lending crowdfunding. È l’alchimia di Plus Biomedicals, creatura aziendale di un team di giovani ingegneri appassionati e votati al loro mestiere, inventare dispositivi che migliorano la vita delle persone disabili e di chi le assiste.

Perché Plus Biomedicals ha deciso fin dall’inizio della sua sfida di puntare tutto sulla ricerca e l’innovazione. Si è ritrovata su un cammino accidentato, come quando ha avuto bisogno di finanziamenti per i suoi progetti ma si è scontrata con la burocrazia e la lentezza della macchina del credito tradizionale, ma ha avuto la fortuna (e l’oculatezza) di incontrare sulla sua strada un partner come Criptalia che ha compreso e abbracciato i valori e la mission dell’azienda.

Come finanziare una startup: il sodalizio Plus Biomedicals e Criptalia

Non è una sorpresa che le piccole, medie o giovani imprese annoverino il crowdfunding tra gli strumenti alternativi per far crescere il proprio business e farsi conoscere, ma quella di Plus Biomedicals, startup italiana che crea dispositivi biomedici per la nicchia della disabilità, è una storia particolare che vale la pena raccontare e conoscere.

Una storia che inizia a Brescia il 9 gennaio 2019 da una sfida lanciata da una onlus: creare un dispositivo per lavare i capelli alle persone disabili sia allettate che in carrozzina. Simone Mora e Francesco Vavassori, founder di Plus Biomedicals, sono due giovani ingegneri spinti dalla voglia di mettersi in gioco e risolvere un problema che affligge tanto i pazienti quanto chi si prende cura di loro.

Dal lavoro di un team di under 30 provenienti dal mondo biomedicale e ingegneristico, la startup sviluppa, produce e mette in commercio 3 modelli di lavatesta per persone in sedia a rotelle o allettate che diventano il suo fiore all’occhiello. Ma intanto l’azienda si porta in pancia la domanda di brevetto per l’invenzione di un altro dispositivo rivoluzionario: Cwash, una mascherina automatizzata per lavare i denti senza acqua né dentifricio, pensata principalmente per il mercato degli ausili dei disabili ma con possibile diffusione su un mercato più vasto.

“Dopo una prima fase di autofinanziamento in cui abbiamo investito tutto quello che era nelle nostre possibilità dal punto di vista personale per partire con la nostra avventura imprenditoriale, raccontano, ci siamo scontrati con la burocrazia degli istituti finanziari e i tempi lunghissimi di approvazione e accredito. Per questo motivo, abbiamo deciso di rivolgerci a Criptalia per superare agilmente quel primo step che molte startup come la nostra devono superare: raccogliere velocemente e i capitali necessari per affrontare la fase di crescita. E, in pochissimo tempo, siamo riusciti ad ottenere ciò che ci serviva per realizzare il nostro progetto”.

Le banche sarebbero state disponibili a finanziare, ma con tempistiche troppo lunghe per consentire all’azienda di crescere e lanciarsi nel 2020 con altri progetti come nella sua ideale roadmap.

Criptalia, la piattaforma bergamasca di lending crowdfunding per le PMI che si distingue per l’uso della blockchain per rendere gli investimenti più sicuri e convenienti, non aveva mai finanziato startup prima di allora. Ma non ha saputo resistere all’onda tecnologica e, travolta dalla passione, dall’entusiasmo e dalla solidità del team, ha deciso di trovare una sinergia.

Galeotto è stato un programma di accelerazione a New York a giugno 2019 organizzato dall’ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) nell’ambito del percorso Global Start up Program, riservato alle 120 startup italiane più innovative in ambiti che vanno dall’ICT al medtech. Nella Grande Mela la startup bresciana incontra Diego Dal Cero, founder e Ceo di Criptalia, e le due aziende hanno lavorato fianco a fianco per tre mesi. “Solitamente non lavoriamo con startup, siamo più dedicati a progetti di sviluppo di aziende già consolidate”, ha svelato Dal Cero, ma “i fondatori di Plus Biomedicals mi hanno mostrato quello che sanno fare nonostante la giovane età, e ho deciso che meritavano un’opportunità che non siamo soliti dare”.

Senza parlare del fatto che una compagnia di tecnomedicina ha un grande margine di crescita sul mercato e può rappresentare un’allettante opportunità di investimento. Pensiamo che il settore dei dispositivi medici in Italia genera un mercato del valore di 16,5 miliardi di euro tra export e mercato interno. Nel 2019 il biotech e il medtech italiani hanno attirato circa 100 milioni di euro da venture capital, ma il trend - complice anche la pandemia - è in crescita.

Il crowdfunding e i progetti in cantiere

In primavera, in piena emergenza Covid la campagna di lending crowdfunding di Plus Biomedicals su Criptalia ha raggiunto l’obiettivo di 40.000€ da 44 investitori tramite un Bridge Loan a 9 mesi con tasso d’interesse annuale del 9%. Grazie ai fondi ottenuti e al duro lavoro dei founder, la startup è passata da un fatturato di 35.000 euro nel 2019 a un fatturato di oltre 600.000 euro nel 2020 e ha aperto una nuova sede produttiva per mascherine chirurgiche di alta qualità Made in Italy, vendute anche nello shop di Criptalia riservato alle aziende finanziate.

Il futuro di Plus Biomedicals è tracciato: diventare leader ed eccellenza del settore in Italia in un mercato dominato soprattutto dai cinesi. Al momento la società lavora allo sviluppo di altri 3 device innovativi: un tutore d’anca in fase di realizzazione con medici e fisioterapisti, un dispositivo per il lavaggio intestinale per pazienti stomizzati e post oncologici, e la mascherina automatizzata per lavaggio dentale senza acqua e dentifricio, destinata sia a persone disabili sia come prodotto di massa.

In collaborazione con Criptalia

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