Cosa succede in Cina con lo Yuan dopo la vittoria di Trump? I tassi di cambio della giornata.
Lo Yuan cinese è stato fissato al livello più basso negli ultimi 6 anni. La Banca centrale della Cina ha fissato infatti lo Yuan a 6,7885, il tasso più debole da settembre 2010. A preoccupare c’è l’elezione del Presidente Donald Trump, che ha già definito l’economia cinese come una manipolatrice di valuta.
In un momento, durante la sua campagna elettorale, Trump aveva anche suggerito di imporre una tassa del 45% sulle importazioni cinesi. Per altri motivi, la Cina ha invece rimosso il suo ministro delle Finanze riformista, all’inizio di questa settimana.
"La cacciata improvvisa di Lou Jiwei manda un segnale forte che qualsiasi prospettiva di riforme economiche, anche limitate, devono essere sottoposte alla presa visione del presidente Xi e focalizzare alla consolidazione del suo potere" dice Eswar Prasad, professore della Cornell University ed ex rappresentate per la Cina al Fondo monetario internazionale.
Per quanto riguarda le valute del resto del mondo, ecco le quotazioni al momento in cui si scrive:
- l’indice del dollaro statunitense è in salita dello 0,4% a 98,92. "Il dollaro USA è in rialzo grazie all’aumento del premio sui tassi di interessi che sostiene il biglietto verde. Gli investitori rimangono fiduciosi per un aumento della Fed il prossimo mese", ha scritto Marc Chandler, il responsabile globale della strategia valutaria presso la Brown Brothers Harriman;
- il dollaro neozelandese, o il kiwi, è giù dello 0,3% a 0,7258 per dollaro statunitense dopo che la Reserve Bank della Nuova Zelanda ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base al minimo storico di 1,75%, tra le deboli pressioni inflazionistiche;
- lo Yen è in calo dell’1% a 106.77 per dollaro USA, al livello più debole da Luglio;
- il peso Messicano è in discesa del 2% a 20.2638 per dollaro USA.
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