Chi sarebbero i “responsabili” pronti a sostituire Renzi al governo?

Alessandro Cipolla

14 Febbraio 2020 - 11:55

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Si continuaa parlare di un gruppo di senatori pronti a salvare il governo Conte nel caso di una fuoriuscita di Renzi: ecco chi potrebbero essere i nuovi Razzi e Scilipoti.

Chi sarebbero i “responsabili” pronti a sostituire Renzi al governo?

Tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte adesso sembrerebbe essere una guerra dei numeri. Con la questione della riforma della prescrizione a fare da scenario, il primo infatti è convinto che senza Italia Viva il governo al Senato non potrebbe andare avanti, mentre il premier nella sua visita al Colle avrebbe parlato al Presidente di un gruppo di “responsabili” pronti a fare da stampella ai giallorossi.

A Palazzo Madama senza i voti dei senatori di Italia Viva il governo andrebbe indubbiamente sotto, così come in molte commissioni la triade PD-M5S-LeU non sarebbe al momento autosufficiente.

Bisogna considerare però che oltre alla Lega e a Fratelli d’Italia, nessun’altra forza politica attualmente in Parlamento, nonostante i “siamo pronti” di facciata, ha la minima voglia di tornare alle urne. Anzi, per molti peones l’ipotesi del voto è un autentico incubo.

Al momento della nascita del Conte bis il Presidente Mattarella è stato molto esplicito: questo in corso sarà l’ultimo governo della legislatura, anche se di fronte a un esecutivo largamente condiviso con magari a capo Mario Draghi potrebbe fare un’eccezione.

I giallorossi però potrebbero anche fare un cambio all’interno della propria maggioranza sostituendo i riottosi renziani, visto che pur di evitare le elezioni ci potrebbe essere la fila nel bussare alla porta dei giallorossi.

I responsabili in aiuto al governo

In queste caotiche ore i giallorossi sembrerebbero essere veramente sull’orlo di una crisi di governo. Finora però nessuno delle parti in causa sembrerebbe essere deciso ad andare fino in fondo, tanto che il sentore più diffuso è che alla fine l’esecutivo vada avanti così com’è adesso.

Giuseppe Conte però avrebbe pronto anche una sorta di piano d’emergenza per blindare, nel caso di uno strappo dei renziani, la sua permanenza a Palazzo Chigi. Numericamente al Senato Italia Viva conta su 17 senatori, con il Conte bis che ha avuto la fiducia con 169 voti favorevoli a fronte di una maggioranza di 160.

Per andare avanti servirebbero di conseguenza almeno una decina di senatori. I primi a dare manforte potrebbero essere proprio parlamentari di Italia Viva, visto che tra le fila del nuovo partito ci sarebbero dei malumori sulle ultime mosse di Renzi considerate molto azzardate.

Di sicuro sarebbero pronti a sostenere la nuova maggioranza diversi fuoriusciti dai 5 Stelle e centristi vari, tutta gente che se si dovesse tornare a votare il Parlamento lo vedrebbero soltanto con il binocolo.

C’è poi l’ipotesi che più farebbe clamore. Mara Carfagna da tempo in rotta con Silvio Berlusconi potrebbe staccarsi, insieme a un manipolo di fedelissimi, da Forza Italia per poi appoggiare l’esecutivo.

Pur di impedire la salita al potere di Matteo Salvini, scontata in caso di elezioni, si vocifera di una componente moderata pronta anche a scendere a patti con gli odiati 5 Stelle pur di prendere tempo sperando in un ridimensionamento in termini di consensi per il Capitano.

Tutte ipotesi queste in attesa di vedere le prossime mosse di Matteo Renzi e Giuseppe Conte: i due non si sopportano ma non sembrerebbe esserci la volontà da entrambe le parti di sancire un divorzio che porterebbe a uno tsunami politico.

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