Scozia e Irlanda del Nord puntano all’indipendenza dopo la Brexit

C. G.

24/06/2016

24/06/2016 - 11:33

condividi

È Brexit. Immediate le reazioni di Scozia e Irlanda del Nord che ora chiedono l’indipendenza dal Regno Unito per tornare nell’UE.

Scozia e Irlanda del Nord puntano all’indipendenza dopo la Brexit

Adesso via dal Regno Unito”. È quanto affermato Scozia e Irlanda del Nord non appena lo spoglio dei voti ha dato per certo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.

Nel referendum di ieri infatti, sia la Scozia che l’Irlanda del Nord si sono schierate a favore del “Remain” nell’Unione Europea e così lo scenario che si è profilato in mattinata ha gettato ombre sulla permanenza di entrambe all’interno del Regno Unito.
Edimburgo e Belfast sono in agitazione, così come lo è il resto d’Europa, davanti ad un evento di portata così sconvolgente come la Brexit.

Tra le conseguenze economiche e politiche per la Gran Bretagna si inserisce così anche il pericolo di un’ondata secessionista che potrebbe portare Scozia e Irlanda a chiedere l’indipendenza dal Regno Unito.
Insomma, lo scenario tanto temuto dagli europeisti si è verificato.
La Brexit è una realtà: il Regno Unito ha scelto di uscire dall’Unione Europea.

Cosa accadrà adesso è la domanda che tutti si pongono, soprattutto Scozia e Irlanda del Nord dalle quali sembrano arrivare già le prime richieste di nuovi referendum per tornare in Europa ottenendo l’indipendenza dal Regno Unito.

Irlanda del Nord: Brexit è contro aspettative democratiche del popolo

L’Irlanda del Nord si prepara alla battaglia.
Essa è stata molto chiara nelle votazioni della giornata di ieri: il suo è stato un grosso no alla Brexit e un enorme sì all’Europa.

Proprio per aver dimostrato il palese desiderio di rimanere all’interno dell’Unione Europea, l’Irlanda del Nord chiede a gran voce - ora che la Brexit è una realtà - un nuovo referendum per far scegliere il popolo tra rimanere parte del Regno Unito ormai fuori dall’Europa e l’abbandonarlo, tornando all’interno dell’Unione.

È Martin McGuinness, storico leader del partito nazionalista irlandese ad averlo ribadito.
Egli ha parlato di “enormi conseguenze per l’intera isola d’Irlanda che andrebbero contro le aspettative democratiche del popolo” e ha sottolineato la necessità di dare al popolo stesso la possibilità di votare e decidere in autonomia da che parte stare: dentro o fuori dall’Europa.
L’elettorato insomma dovrebbe avere la chance di decidere se mantenere o meno un ruolo all’interno di un’Unione Europea oggi abbandonata dal Regno Unito.

Brexit: ora possibile riunificazione delle due Irlande

Le conseguenze della Brexit sono per l’Irlanda del Nord ancora più imponenti soprattutto in virtù al suo rapporto con la Repubblica d’Irlanda con la quale condivide inoltre una vasta porzione di confine.
Cosa accadrà adesso nelle relazioni fra le due Irlande? Saranno innalzate nuove barriere? Saranno istituiti controlli di passaporti?
In questo senso ciò che McGuinness si auspica non è solo un abbandono del Regno Unito per tornare in Europa, ma una vera e propria riunificazione con la Repubblica d’Irlanda.

L’instabilità della situazione è senza precedenti.

Tra l’altro l’Irlanda del Nord riceve aiuti economici enormi da parte dell’UE, il che porta a chiedersi se davvero per i nord irlandesi lasciare l’Europa possa essere la decisione migliore.
Gravi conseguenze economiche, instabilità nei rapporti con gli altri stati, ma soprattutto il fatto che la maggior parte dell’Irlanda del Nord abbia votato a favore del “Remain”, porteranno molto probabilmente ad un nuovo referendum nel quale l’Irlanda del Nord potrebbe decidere di lasciare il Regno Unito e di rientrare a far parte dell’Unione Europea e chissà, magari anche di riunificarsi con l’Eire.

Scozia: vogliamo l’Europa, addio Regno Unito

Anche la Scozia sembra essere dello stesso avviso dell’Irlanda del Nord.
Nonostante infatti essa abbia espressamente scelto di rimanere all’interno dell’Unione Europea, il risultato non è stato quello sperato.
In questo momento infatti, anche Edimburgo è fuori l’UE.

Le reazioni non si sono fatte attendere e già in previsione della Brexit l’ex primo ministro scozzese Alex Salmond aveva parlato di un nuovo referendum per abbandonare il Regno Unito.
Noi vogliamo rimanere in Europa” aveva detto, specificando però di non volere l’euro.
L’attuale primo ministro Sturgeon aveva già anticipato, prima dei risultati ufficiali, che il verificarsi di una Brexit - contro i desideri scozzesi - avrebbe potuto scatenare un nuovo referendum per l’indipendenza.
I dati hanno reso molto chiara la volontà scozzese di rimanere all’interno dell’Unione Europea e ora che l’intero Regno Unito ha scelto di volerla invece abbandonare, anche la Scozia si avvierà molto probabilmente verso l’indipendenza.

“La Scozia ha espresso un voto chiaro senza equivoci” ha detto la Sturgeon.
Gli scozzesi vedono il loro futuro all’interno dell’unione Europea” ha tuonato.

Insomma, prima referendum per entrambe, poi la scelta di lasciare o meno il Regno Unito: le volontà di Scozia e Irlanda del Nord sembrano molto chiare.
Entrambe ribadiscono la necessità di nuovi referendum indipendentisti poiché la Brexit va contro il desiderio espresso sia da scozzesi che da nord irlandesi.

Le percentuali e i dati hanno parlato in modo inequivocabile: Scozia e Irlanda del Nord vogliono rimanere in Europa e questo molto probabilmente le porterà a chiedere l’indipendenza dal Regno Unito.

Iscriviti a Money.it