Borse asiatiche in rialzo, dollaro scivola dopo verbali FOMC. BoJ: politica invariata

Lorenzo Monti

19 Novembre 2015 - 08:58

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Giovedì le borse asiatiche salgono in scia a Wall Street. Le minute Fed vedono il dollaro perdere terreno. La BoJ mantiene la politica monetaria attuale.

Borse asiatiche in rialzo, dollaro scivola dopo verbali FOMC. BoJ: politica invariata

Nella seduta borsistica della notte in Asia le principali borse registrano rialzi incoraggianti, con il Nikkei che guadagna l’1,07%, l’Hang Seng chiude a +1,34% e Shanghai a +0,96%.
La Bank of Japan ha annunciato dopo la chiusura della Borsa di Tokyo che manterrà la propria politica monetaria invariata nonostante i segnali di recessione che mostra l’economia nipponica.

Scivola infine il dollaro dopo i verbali del Fomc, con il dollar index (il paniere che mostra la forza del dollaro USA nei confronti di un paniere formato dalle principali altre valute mondiali) che segna un ribasso dello 0,23%.

BoJ: l’aumento di base monetaria rimarrà (per il momento) a 80 miliardi di yen

Nella conferenza stampa di questa mattina alle 07:30 italiane la BoJ ha annunciato la sua decisione di lasciare invariata la politica monetaria.
Rimane quindi stabile a 80 miliardi di yen ogni anno l’aumento di base monetaria in Giappone.

Il paese asiatico ha mostrato preoccupanti segnali di recessione dagli ultimi dati economici divulgati, nonostante questo la BoJ ha preferito aspettare e non aumentare la politica monetaria espansiva.
La Banca Centrale si aspetta che l’economia del paese recuperi in maniera graduale, dato che nell’ultimo trimestre ha pesato principalmente su produzione ed esportazioni il rallentamento delle economie emergenti.

Anche se l’inflazione del Giappone si è attestata a circa lo 0% la BoJ rimane ottimista perchè imputa lo stallo dei prezzi imputabile al basso valore del petrolio di questi mesi.

Norio Miyagawa, un economista senior presso Mizuho Securities ha dichiarato che:

La BOJ pone molta importanza sulle aspettative di inflazione, per cui avrebbe dovuto considerare un allentamento monetario se le aspettative di inflazione si fossero indebolite ulteriormente. Se è solo il prezzo del petrolio a rimanere debole, la BoJ può permettersi di aspettare.

Minute Fed: rialzo dei tassi sempre più probabile

Dai verbali del Fomc pubblicati ieri è emerso come sia sempre più concreta la possibilità di un rialzo dei tassi d’interesse di riferimento USA già nel corso delle prossime riunione del 15-16 dicembre.
I membri del Fomc che hanno espresso parere positivo sulla questione sono in aumento e adesso i principali interrogativi sono solamente quando ci sarà il primo rialzo e come verrà gestito il “graduale aumento” dei tassi nel corso dei mesi successivi.

La reazione sui mercati ha portato a forte volatilità e inaspettatamente ad un ribasso del valore del dollaro, anche se con molta probabilità solamente temporaneo.

Il cambio euro-dollaro è infatti risalito fino quota 1,0717$ nelle prime ore di oggi, salvo poi ritracciare e tornare in area 1,06 come negli ultimi giorni.

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