Borse: arriva il classico rally di fine anno a Piazza Affari? I due indizi che dicono di sì

Vittoria Patanè

19/12/2014

Due indizi suggeriscono che le Borse (Piazza Affari in primis) metteranno in atto il rally di fine anno visto negli ultimi anni. Ecco quali sono e le previsioni sul comportamento dei listini azionari

Borse: arriva il classico rally di fine anno a Piazza Affari? I due indizi che dicono di sì

L’andamento dei mercati azionari è altamente volatile. E se possono verificarsi perdite come quelle della settimana scorsa, in cui il Ftse Mib ha lasciato per strada il 7,4%, a causa della congiuntura economica internazionale (petrolio, rublo, BCE, Fed), può capitare anche che gli stessi fatti causino dei decisi rialzi. Il motivo è presto detto: quando la volatilità è alle stelle la speculazione imperversa perché si guadagna di più.

Piazza Affari, e i listini continentali mondiali con lei, si avvia a chiudere le ultime due settimane di contrattazione, periodo che, statisticamente è favorevole per il listino. Guardando le statistiche infatti, negli ultimi 10 anni la borsa italiana negli ultimi 15 giorni dell’anno ha messo in atto dei rialzi nove volte su 10, mentre il Dow Jones ha guadagnato 8 anni su 10.

A questo punto la domanda sembra d’obbligo: le borse confermeranno l’arrivo del classico rally di fine anno? Alcuni indizi sembrano dire di sì.

Piazza Affari: rally di fine anno, gli indizi
Ci sarebbero alcuni indizi che avallerebbero la possibilità di chiudere nuovamente l’anno in rialzo. Due sono arrivati pochi giorni fa: la FED, nell’ultimo board dell’anno, ha negato la possibilità di un rialzo dei tassi d’interesse nei prossimi tre mesi, notizia assolutamente gradita dai mercati. La colomba Yanet Yelle ha infatti parlato di "pazienza", riconfermando il "considerable time" necessario prima dell’eventuale aumento dei tassi. Non a caso ieri l’indice Dow Jones ha festeggiato la notizia chiudendo la seduta con un rialzo dell’1,69%.

Il secondo indizio che suggerisce un possibile rally invece riguarda la Banca Centrale Europea e la recente apertura al quantitative easing. Dopo le parole di Mario Draghi relative alla possibilità di acquistare titoli di Stato e immettere liquidità nel sistema i mercati hanno cominciato a gioire come non mai: i tassi decennali dei bond governativi dell’Eurozona hanno aggiornato a cascata i minimi storici (BTp all’1,94%, Bund allo 0,62%, ecc.), mentre i listini azionari sono tornati a salire.

Ma l’entusiasmo dovuto alle decisioni prese nei giorni scorsi dalle banche centrali di USA e Europa potrebbe essere sgonfiato dall’incertezza legata alla crisi russa e alle elezioni presidenziali greche, considerate entrambe fonti di pericolo per la stabilità internazionale.

Il rally ci sarà o no? Non ci resta che aspettare e vedere. Nel frattempo, ecco il grafico che mostra il trend di Piazza Affari e Wall Street dal 2004 al 2013.

(Fonte: Il Sole 24 Ore)

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