L’Eurozona è ufficialmente entrata in deflazione. ll livello dei prezzi ha fatto segnare una un ribasso dello 0,2% su base annua. La causa? Il crollo dei prezzi del settore energetico.
Ma se le prospettive diventano dunque sempre più buie, le borse festeggiano. Dopo la pubblicazione del dato da parte dell’Eurostat, i listini europei hanno ingranato la quinta, mettendo in atto rialzi considerevoli. Alle 13.30 Milano guadagna lo 0,97%, Londra lo 0,94%, Francoforte l’1,27%, Parigi l’1,29%. Madrid, l’1,34%.
Il motivo del rally è presto detto: l’entrata in deflazione dell’Eurozona constringerà la BCE a fare qualcosa. Non ci sono più alibi, i governatori europei non possono più rimanere con le mani in mano. Sono quindi in molti a credere che il varo del Quantitative Easing sia ormai non solo inevitabile, ma anche imminente. Il programma di acquisto di titoli di Stato, volto a immettere nuova liquidità nel mercato, potrebbe essere annunciato il prossimo 22 gennaio, giorno in cui si riunirà il Consiglio Direttivo per il tradizionale meeting mensile.
Il dato pubblicato oggi dall’Eurostat potrebbe dunque far vincere la linea di Mario Draghi, mettendo a tacere anche le ultime voci di dissenso.
Sul fronte valutario l’Euro aggiorna nuovamente i minimi sul dollaro, scendendo a quota 1,1842 sul biglietto verde.
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