Boris Johnson è il nuovo ministro degli esteri del Regno Unito. Molti stati hanno espresso il loro sgomento. Perché il mondo trema davanti a Boris Johnson?
Boris Johnson è il nuovo ministro degli esteri del Regno Unito.
Giornali e politici di tutto il mondo hanno reagito alla notizia in modo sorpreso e spesso non nascondendo la loro delusione.
Il loro sconcerto è stato indirizzato soprattutto nei confronti di alcuni passi falsi che Johnson ha commesso, inclusi gli insulti nei confronti di Erdogan, presidente turco, e inclusi i commenti sull’ascendenza del presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
Il nuovo governo britannico della May ha preso vita e Johnson ne è entrato a far parte a pieno titolo.
Boris Johnson è stato uno dei maggiori leader della campagna a favore della Brexit, ossia a favore dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, perciò la sua nomina proprio agli esteri ha destato preoccupazione in tutto il mondo.
Molti stati tramite le loro istituzioni e i loro giornali hanno espresso il proprio parere sul neoeletto ministro degli esteri, il quale, il più delle volte non ha suscitato reazioni di grande euforia, sia per le sue posizioni in merito alla Brexit, ma anche e soprattutto per le molteplici gaffe che ha compiuto. La sorpresa del mondo nei confronti della nomina è stata enorme anche perché era stato lo stesso Johnson, poco tempo fa, a tirarsi fuori dalla competizione per divenire primo ministro britannico.
Boris Johnson nuovo ministro inglese degli esteri: la reazione internazionale
Ecco qual è stata la reazione degli stati di tutto il mondo nei confronti della nomina di Boris Johnson alla carica di ministro degli esteri del Regno Unito.
Stati Uniti
Il Washington Post ha pubblicato tutta una serie di affermazioni, poco diplomatiche, che Boris Johnson ha esternato nelle sue apparizioni pubbliche.
Lo scrittore del Washington Post Ishaan Tharoor ha per esempio sottolineato l’elogio di Johnson al presidente siriano Assad per le sue modalità di guerra contro lo stato islamico - senza tener conto però della sua parallela campagna di violenza contro la popolazione della Siria.
“Dopo aver trattenuto le risate” - come afferma la BBC - davanti la nomina di Johnson, il portavoce del dipartimento di stato americano Mark Toner ha affermato che gli Stati Uniti continueranno a lavorare con il Regno Unito per lo speciale rapporto che intercorre fra i due paesi. Un rapporto, questo, che va “al di là delle singole personalità” ha affermato, lasciando trapelare una leggera delusione per la nomina di Johnson.
Francia
In Francia Le Figaro ha definito il “leggendario” Boris Johnson come “un uomo guidato da opportunismo”. Il giornale ha affermato che il nuovo ministro degli esteri britannico ha ripetutamente cambiato idea, durante il corso della sua carriera politica, su temi quali il matrimonio fra omosessuali e l’entrata della Turchia nell’Unione Europea. Anche in questo caso, quindi, la reazione alla nomina di Johnson non sembra essere positiva.
Germania
La Germania è stata uno dei paesi che più di tutti ha cercato di frenare l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. “Per favore non andate via” si leggeva su alcuni quotidiani prima della Brexit.
Johnson è stato definito dai tedeschi un politico controverso e alcuni quotidiani hanno affermato che il suo appoggio alla campagna “Leave” è stato determinante nel causare la Brexit.
Russia
Il capo del comitato per gli affari esteri di Russia, Aleksey Pushkov, ha twittato la sua speranza che il nuovo ministro degli esteri Johnson non abbia gli stessi “complessi anti-russi” del suo predecessore Hammond - ora Cancelliere. Lo scorso anno, infatti, Hammond aveva definito la Russia come l’unica grande minaccia alla sicurezza britannica e Putin come un sovvertitore delle regole internazionali volte al mantenimento della pace.
Il sito web di notizie russo ria.ru ha definito Johnson come uno dei politici più eccentrici del Regno Unito, un uomo che sa come stupire e sorprendere. Potrebbe quindi essere forse l’unica reazione lontanamente positiva alla nomina di Johnson.
Turchia
La Turchia è stato il paese più cauto nell’esternare le sue sensazioni in merito al nuovo ministro degli esteri Johnson. I giornali si sono infatti limitati a riportare la nomina del ministro senza far riferimento alle parole negative spese da quest’ultimo nei confronti del presidente turco Erdogan, che dal canto suo, non sta affrontando una situazione politica semplice.
Australia
Il giornale The Australian ha definito Johnson come un politico incline alle gaffe. Il quotidiano ha infatti stilato una lista delle sue affermazioni più “particolari” e ha aggiunto che la sua nomina è una rimonta sorprendente se si tiene conto del fatto che egli aveva rinunciato alla corsa per la carica di primo ministro britannico.
Svezia
Una delle reazioni più sorprendenti è giunta proprio dalla Svezia.
L’ex primo ministro svedese Carl Bildt ha twittato:
“spero che la nomina di Boris Johnson sia uno scherzo”.
Niente mezze misure quindi.
Italia
Nonostante il governo Renzi abbia inviato un messaggio di auguri alla neoeletta prima ministra britannica May, l’Italia non si è ancora pronunciata sulla nomina del pro-Brexit Boris Johnson. Di certo, però, le dichiarazioni non tarderanno ad arrivare.
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