In una fase di mercato caratterizzata da tassi vicini allo zero, è comunque possibile ottenere rendimenti intorno al 10% grazie ai bond denominati in valute diverse dall’euro
In una fase di mercato caratterizzata da tassi sempre più vicini allo zero un po’ dappertutto, a causa delle politiche monetarie ultra-accomodanti delle grandi banche centrali, sapere che c’è la possibilità di spuntare rendimenti del 10% sui bond non può che attirare l’attenzione di investitori di piccola e grossa taglia. Per ottenere simili performance su base annua è necessaria rivolgere la propria attenzione ai bond denominati in valute diverse dall’euro, sia emissioni “sovereign” sia “corporate”. In genere bisogna scommettere sui titoli di stato o bond sovranazionali emessi in valute di mercati emergenti, come il real brasiliano, il rand sudafricano e la lira turca.
Nel 2013 e nella prima parte del 2014 queste valute hanno subito una brusca battuta d’arresto, a causa dell’avvio del tapering negli Stati Uniti che ha dato il via a un’enorme fuga di capitali esteri. Alcune valute - come la rupia indiana, il rublo russo, la lira turca e il rand sudafricano - hanno registrato i livelli più bassi di sempre (o quasi) nei confronti di dollaro, euro e sterlina. Ciò vuol dire che investire in questi bond denominati in valute diverse dall’euro può essere rischioso, in quanto si possono subire pesanti perdite in conto capitale a causa della svalutazione dei titoli e per l’effetto-cambio. Il rischio-tassi è in genere più contenuto rispetto al rischio-valuta. In ogni caso è fondamentale rivolgere l’attenzione solo a quei bond emessi da primari emittenti con elevato rating creditizio, in modo tale da ridurre al minimo quantomeno il rischio emittente. Oggi sul mercato possono essere acquistati bond con doppia o tripla A che rendono anche oltre il 10%.
Sul MOT di Borsa Italiana è possibile acquistare titoli molto redditizi. Il bond più performante è RBS 21/4/15, cedola 8,5%, denominato in rand sudafricani (ZAR), che offre un rendimento lordo del 10,38%. Segue RBS 21-4-2015, cedola 9%, denominato in lire turche (TRY), che rende il 9,82%. Altri titoli obbligazionari che rendono quasi il 10% sono: KFW 12-3-15, cedola 7,5%, denominato in real brasiliani (BRL), rendimento lordo del 9,61%, IFC 21-12-15, cedola 5%, denominato in BRL, che rende il 9,47%, KFW 15-3-16, cedola 6%, denominato in BRL, rendimento 9,26%, Banca IMI 12-2-15, cedola 6,4%, denominato in TRY, rendimento 9,12%.
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