Bollettino BCE: ripresa c’è, ma più contenuta. Inflazione osservata speciale

Violetta Silvestri

17 Febbraio 2022 - 13:25

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Nel Bollettino BCE non ha riservato sorprese sulle stime per l’Eurozona: l’inflazione rimane nel mirino della banca centrale, ma la gradualità nelle scelte monetarie non è in discussione.

Bollettino BCE: ripresa c’è, ma più contenuta. Inflazione osservata speciale

Nel primo bollettino BCE del 2022, la banca centrale non ha cambiato la sua direzione di politica monetaria.

Come annunciato da Lagarde nella riunione del 3 febbraio, il documento ha confermato la graduale fine del programma di acquisto del debito PEPP a marzo.

Flessibilità e facoltatività nella conduzione della politica monetaria sono considerate fondamentali per il Consiglio Direttivo, che ha ribadito l’analisi attenta dei dati, soprattutto dei prezzi al consumo, a marzo, prima di prendere qualsiasi decisione.

Nel dettaglio di seguito, i punti salienti del Bollettino BCE.

Crescita e inflazione: cosa prevede il bollettino BCE

Il documento economico di Francoforte ha ribadito che solo nel corso del 2022 l’Eurozona vedrà una ripresa più marcata.

Nel breve termine, infatti, rimangono segni di debolezza, dovuti alle misure di contenimento della pandemia che continuano a interessare servizi e consumatori, sebbene in modo meno grave rispetto alle precedenti ondate; all’inflazione energetica che sta “riducendo il potere d’acquisto delle famiglie e i guadagni delle imprese, il che limita i consumi e gli investimenti”; al persistere, anche se con meno intensità, dei colli di bottiglia.

Segnali di ottimismo, però, ci sono: “dato che il mercato del lavoro sta migliorando ulteriormente, con un numero maggiore di persone che hanno un lavoro e un minor numero di programmi di mantenimento del posto di lavoro, le famiglie dovrebbero godere di un reddito più elevato e spendere di più. Anche la ripresa globale e il sostegno in corso di politica fiscale e monetaria contribuiscono a queste prospettive positive.”

Sotto osservazione rimane l’inflazione, che ha sorpreso le stesse previsioni BCE aumentando del 5,1% a gennaio 2022. Il motore dell’impennata rimane l’energia, tanto che “rispetto alle aspettative del Consiglio direttivo a dicembre, i rischi per le prospettive di inflazione sono orientati al rialzo, in particolare nel breve termine.”

Per questo, la parola d’ordine ribadita nel Bollettino BCE è stata flessibilità nelle scelte di politica monetaria e degli strumenti adeguati per stabilizzare i prezzi al target del 2% nel medio termine.

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