Bilancio economico 2020: quanto ha perso l’Italia? Il confronto con i Paesi UE

Violetta Silvestri

31/12/2020

12/04/2021 - 17:56

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Si chiude il 2020, anno difficile per le economie dei Paesi del mondo. Quale bilancio per l’Italia? I dati sulla perdita in termini di PIL e le stime di crescita, per la nazione e i Paesi europei.

Bilancio economico 2020: quanto ha perso l’Italia? Il confronto con i Paesi UE

Il 2020 è stato l’anno del crollo economico a livello mondiale. L’Italia, i Paesi UE e le maggiori potenze globali hanno fatto i conti con la recessione spinta dall’evento eccezionale della pandemia.

Qual è il bilancio sul Prodotto Interno Lordo e le prospettive di crescita in vista del 2021?

Uno sguardo all’Italia e ai principali Stati dell’Europa, per quantificare le perdite del 2020 e le aspettative di ripresa.

Economia Italia: bilanci e stime, cosa accadrà?

Sul finire del 2020, l’Italia fa i conti con un anno davvero nero. Il PIL della nazione si è contratto del 9% secondo una media delle stime. Dalla Commissione UE si è paventato anche un crollo del 10% per il Belpaese.

Quel che è certo è che il tanto atteso rimbalzo del 2021 potrebbe oscillare e deludere le attese. Se il ministero dell’Economia, infatti, ha ipotizzato un rilancio del Prodotto Interno Lordo del 6% il prossimo anno, la Banca d’Italia ha frenato questo entusiasmo: la crescita potrebbe attestarsi al 3,5%.

Previsioni caute, sulle quali pesano gli inevitabili strascichi dell’attuale crisi, alla quale si aggiunge il debito pubblico da record. Da Via Nazionale hanno già messo in guardia: siamo al ristagno economico dopo anni di crescita piuttosto debole e con un futuro incerto: solo nel 2023 si potrà tornare ai livelli PIL pre-Covid.

I riflettori sono tutti puntati sul rilancio dei consumi, ancora deboli anche in prospettiva, con una domanda soffocata dalle chiusure commerciali, dall’aumento di precarietà nelle finanze familiari e dalla propensione al risparmio. Importante, infine, sarà la dimensione degli investimenti: e qui l’Italia si gioca il futuro con il Recovery Plan.

Paesi UE: come si chiude il 2020 e quale crescita nel 2021

L’anno è stato anomalo e difficile anche per gli altri Stati dell’UE, tanto che si è reso necessario lo strumento straordinario del Recovery Fund per supportare le economie dei Paesi europei.

Quale bilancio per le potenze del vecchio continente e quali prospettive di crescita? Una sintesi su cosa è accaduto e le stime di rilancio per Germania, Francia e Spagna.

Germania

Il motore economico dell’Europa è ripartito, ma con difficoltà. Anche la Germania, infatti, ha visto calare drasticamente le sue performance produttive in questo anno così difficile.

Sebbene la manifattura abbia ripreso ritmi incoraggianti, a preoccupare la Merkel e la Bundesbank sono consumi e servizi. L’ondata natalizia di coronavirus è ancora in corso nella nazione tedesca e sta palesando numeri allarmanti, con circa 1.000 morti al giorno.

Il lockdown si è irrigidito e secondo le stime solo nella primavera 2021 ci saranno significativi allentamenti. Quale bilancio e, soprattutto, che previsioni attendono Berlino?

Il PIL 2020 dovrebbe attestarsi a -5,5% secondo la banca nazionale, mentre il rilancio del prossimo anno è visto a +4,2% da Ifo. Meno ottimista la Bundesbank, con un +3,0% nel 2021, 4,5% nel 2022 e 1,8% nel 2023.

Anche la Germania ha affrontato spese di supporto a imprese e famiglie straordinarie, tanto da aumentare il debito pubblico come non mai. Tuttavia, gli esperti prevedono una ripresa più agevole nel Paese. Occhi puntati, comunque, anche sulle dinamiche dell’export e su come si orienterà con i dazi l’amminstrazione Biden.

Francia

Anche la Francia chiuderà il 2020 in profondo rosso. Il PIL è stimato a -9%, con almeno 8 punti sotto il livello pre-crisi.

La Banca nazionale resta cauta sulle previsioni per il 2021, nonostante l’ottimismo che corre intorno ai vaccini. Secondo gli esperti, infatti, il rimbalzo del Prodotto Interno Lordo il prossimo anno sarà del 5%, con la potenziale possibilità di tornare a alla soglia pre-Covid a metà 2022.

Considerando il peggioramento dell’epidemia in questo dicembre, le stime più positive di un balzo di oltre il 7% per l’economia francese sono state abbandonate, con numeri più cauti.

Spagna

La recessione è drammatica per la Spagna. Dall’inizio della pandemia il Paese è stato uno dei più colpiti da contagi e decessi, piombando in un’emergenza molto grave.

La situazione economia, quindi, si è fatta difficile per la nazione iberica. Il crollo del PIL 2020 è stimato a -11% dalla banca centrale e a -12,8% dal FMI. Il rimbalzo, per l’UE, sarà del 5,5% nel 2021, mentre il Fondo Monetario Internazionale ipotizza un più ottimistico 6,3%.

Per la Spagna, comunque, la recessione è la peggiore dalla guerra civile.

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