Dollaro USA: nuova discesa in vista con Biden presidente?

Riccardo Lozzi

10 Novembre 2020 - 13:20

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La vittoria di Biden alle elezioni USA potrebbe causare un indebolimento del dollaro a fronte di un apprezzamento delle valute asiatiche.

Dollaro USA: nuova discesa in vista con Biden presidente?

La vittoria di Joe Biden contro Donald Trump alle elezioni USA 2020 potrebbe portare alcuni effetti collaterali sul valore del dollaro. Diversi analisti prevedono un ulteriore indebolimento del biglietto verde grazie a una minore incertezza nella politica commerciale internazionale.

Ad avvantaggiarsi sarebbero invece le valute asiatiche, le quali già nelle ultime ore hanno registrato un apprezzamento, mentre il dollaro ha continuato a scendere. Sembra dunque avverarsi la scommessa di Goldman Sachs contro la moneta americana delle scorse settimane.

Si tratta quindi di un nuovo ostacolo per il nuovo presidente USA Biden che si insedierà il prossimo 20 gennaio.

Con Biden presidente USA il dollaro diventa diventa più debole?

I vertici di Citi Private Bank hanno dichiarato in una nota come la conquista della Casa Bianca di Joe Biden porterà gli Stati Uniti a una governance più convenzionale, con la quale in politica estera si tornerà a processi di negoziazione tradizionali, al posto di minacce di nuovi dazi e imposte come osservato con Trump.

Grazie a questo cambiamento, inoltre, si rafforzeranno i mercati finanziari dei Paesi emergenti, i quali vedranno un aumento dei propri volumi di affari.

Già venerdì scorso, prima dell’ufficialità dei risultati delle elezioni americane, il Dollar Index era sceso a 92,456.

Una discesa che si è confermata anche lunedì, con il valore arrivato a 92,162, in seguito all’ottenimento del candidato del Partito Democratico dei 270 grandi elettori necessari per la proclamazione a presidente eletto.

Negli stessi giorni, al contrario, si è assistito a un apprezzamento dello Yuan cinese e dello Yen giapponese.

I fattori ribassisti sul dollaro statunitense

Oltre alla diminuzione dei rischi di geopolitica, a influire sul biglietto verde sarà anche la spesa pubblica prevista nei prossimi anni.

Se con l’onda blu questa avrebbe avuto certamente un incremento consistente, il Partito Repubblicano, in maggioranza al Senato, potrebbe mettersi di traverso e tagliare i fondi per gli aiuti del Governo a sostegno dell’economia nazionale.

Gli analisti, quindi, prevedono che in uno scenario del genere la Fed potrebbe dare il suo contributo attraverso l’acquisto di obbligazioni e altri titoli, cercando di immettere più liquidità nel sistema statunitense.

Tuttavia, anche una strategia in questo senso, che vedrebbe quindi la stampa di nuova moneta al posto della spesa pubblica per aiutare la ripresa delle attività produttive, potrebbe causare un altro fattore di ribasso del valore del dollaro.

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