Beppe Grillo continua ancora a scagliarsi contro l’euro e continua a farlo tramite la stampa estera; questa volta si confronta a colloquio con il quotidiano svizzero TagesAnzeiger in un’intervista di ieri, nella quale ribadisce le sue posizioni, attacca l’euro (una "replica del marco tedesco"), il progetto di Unione Europa nel suo complesso (che a suo avviso non esiste più) e chiarisce anche la sconfitta delle ultime amministrative.
Ancora contro l’euro
Il leader del Movimento Cinque Stelle, durante la lunga intervista al quotidiano svizzero, ribadisce la sua proposta di uscita dall’euro, anzi dice che a suo avviso l’Italia è già fuori dall’euro:
L’euro non c’è più. In verità c’è solo il marco tedesco. Il nostro problema sono gli immensi debiti dello stato. O lo ristrutturiamo oppure torniamo alla nostro moneta. Non possiamo pagare ogni anno 100 miliardi di interessi sul debito, con un’azienda che chiude ogni minuto.
Grillo è molto scettico anche sull’attuale governo Letta, definito il governo "fantasma" che, a suo parere, si è insediato solo per aspettare le prossime elezioni europee del 2014 e prendere così tempo.
L’UE? Non esiste più
Interrogato sull’attuale situazione dell’Unione Europea, Grillo, come di consueto, non usa mezzi termini e afferma che il progetto di Unione Europea ormai non esiste più:
L’Europa è stata fondata sul principio di sussidiarietà, ma la Grecia è stata abbandonata. L’Ue è solo un motore della Germania. L’Italia è il terzo finanziatore di Bruxelles, e ha il diritto di esprimere le sue posizioni, per esempio sull’immigrazione, senza timori di essere definiti fascisti o razzisti. Non si può lasciare da solo il nostro paese su questo tema.
Proposte
Le proposte lanciate dal suo Movimento Cinque Stelle vanno sempre nella direzione di una trasformazione del nostro paese, ormai al collasso; ne parla infatti in questi termini:
L’Italia va ricostruita, dopo 30 anni di saccheggi, che hanno rubato la vita di due generazioni, non solo beni e soldi. Questo è stato un crimine contro l’umanità. Attualmente è in corso un conflitto generazionale, ventenni contro ottantenni. Ci sono 20 milioni di pensionati e cinque milioni di statali, e chi non vuole cambiare nulla vota Berlusconi o Pd. Noi vogliamo cancellare i partiti.
Infine, Grillo lancia la proposta di referendum sul modello svizzero, per garantire una maggiore partecipazione del popolo al processo decisionale, in quanto il popolo "deve ancora imparare a partecipare invece che a delegare".
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