Bce, Draghi: possibile estensione del Qe oltre il 2016

Stefania Manservigi

4 Settembre 2015 - 15:27

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La Bce sarebbe pronta a porre in essere un nuovo stimolo monetario qualora il peggioramento dell’economia europea dovesse persistere. Ad annunciarlo è stato il presidente Draghi che ha ipotizzato l’estensione del Qe oltre il 2016.

Bce, Draghi: possibile estensione del Qe oltre il 2016

Qualora il peggioramento dell’economia europea dovesse rivelarsi più di una condizione temporanea, la Bce (Banca Centrale Europea) sarebbe pronta a mettere in campo un nuovo stimolo monetario, attraverso il prolungamento del programma di acquisto di titoli lanciato sei mesi fa, il cosiddetto quantitative easing (Qe).
Ad annunciarlo è stato proprio il presidente della Bce, Mario Draghi, che ha parlato di

«volontà e capacità di agire»

da parte della banca e della possibilità di modificare

«le dimensioni, la composizione e la durata»

del Qe.

Bce, estensione durata Qe: perché potrebbe essere necessaria?
L’estensione della durata del Qe oltre il 2016 potrebbe rivelarsi necessaria qualora l’economia europea non riuscisse a riprendersi dal trend negativo imboccato.
In particolar modo, a pesare sull’evoluzione dell’eurozona, sono due fattori: la frenata della Cina e degli altri Paesi emergenti e il nuovo calo del prezzo del petrolio. Mentre la prima ha causato un indebolimento della ripresa, il secondo fattore è stato la causa principale dell’inflazione più bassa del previsto. Al momento l’inflazione si attesta allo 0,2% mentre l’obiettivo sarebbe quello di avvicinarsi al 2%, senza tuttavia superarlo. E se il dato relativo all’inflazione risulta essere più basso rispetto a quello auspicato, nei prossimi mesi lo stesso potrebbe subire un ulteriore calo andando in negativo e collocandosi a fine anno allo 0,1%.

Bce, possibile modifica di durata e dimensioni del Qe
A fronte della situazione economica europea è intervenuto dunque Mario Draghi, presidente della Bce, al fine di indicare quali potrebbero essere le strategie della banca qualora le difficoltà dell’eurozona dovessero persistere.
Draghi ha infatti chiarito che la Bce non solo si appresterà a continuare uno stretto monitoraggio sulla situazione, ma si terrà pronta a intervenire.
Per quanto riguarda le misure da adottare queste non sono ancora state decise ma Draghi ha ipotizzato un possibile allungamento oltre la scadenza finora prevista del settembre 2016 del Qe o un aumento degli acquisti mensili di titoli, oggi a 60 miliardi di euro.

Bce, Draghi: effetti del Qe nel mercato del credito
Il presidente della Bce Draghi ha notato che gli effetti dello stimolo monetario attuato attraverso il Qe iniziano a vedersi nel mercato del credito con una graduale, anche se ancora modesta, ripresa dei prestiti alle imprese e con un miglioramento delle condizioni, essendosi assottigliato lo spread fra imprese di diversi Paesi, ma anche quello che sfavorisce le piccole e medie imprese.

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