Aveva toccato il suo massimo storico a luglio (2300 miliardi), ora il debito cala a 2279 miliardi. Entrate tributarie +3,2% nei primi otto mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016
Il debito finalmente inizia a scendere, dopo aver raggiunto il suo massimo storico a luglio (2300 miliardi di euro). Le entrate tributarie sono aumentate del 3,2% da gennaio ad agosto 2017, rispetto ai primi otto mesi del 2018. Il Nadef prevede un calo anche nei prossimi anni.
Banca d’Italia: debito pubblico a 2279 miliardi
Bankitalia pubblica il report “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”, dal quale emerge la flessione del debito pubblico di 21,3 miliardi di euro ad agosto rispetto al mese precedente, quando venne registrato un nuovo record storico.
Il calo si è registrato per la contrazione delle disponibilità liquide di 22,2 miliardi di euro del Tesoro, portando l’ammontare in cassa a 63,4 miliardi di euro, dato leggermente inferiore ad agosto 2016 (64,6 miliardi).
Il debito pubblico è diminuito anche per quanto riguarda i sottosettori. Infatti quello delle Amministrazioni centrali è diminuito di 21,1 miliardi di euro, quello delle Amministrazioni locali è sceso di 100 milioni di euro, così come quello degli Enti di previdenza.
Entrate tributarie in crescita
Le entrate tributarie per i primi otto mesi del 2017 sono cresciute del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, corrispondenti a 278,6 miliardi di euro.
Nel solo mese di agosto le entrate tributarie sono state pari a 45,5 miliardi di euro, ben 11,5 miliardi in più rispetto ad agosto 2016. Il dato riflette lo slittamento delle scadenze relative all’autotassazione.
La Nadef (Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza) ha previsto una diminuzione del debito sul Pil in questi anni, attestandosi a 132% nel 2016, a 131,6% nel 2017 e a 130% nel 2018.
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