Banche italiane: continua la vendita degli Npl

Luca Fiore

30/11/2018

30/11/2018 - 09:52

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Se da un lato il Banco Bpm si appresta a chiudere una delle maggiori operazioni mai realizzate sul mercato italiano con la cessione di sofferenze per 8,6 miliardi, Unicredit non sta a guardare. Tra ieri e oggi l’istituto guidato da Jean-Pierre Mustier ha annunciato cessioni per 1,2 miliardi.

Banche italiane: continua la vendita degli Npl

In un contesto sovrano che continua ad essere nominato dall’incertezza, negli ultimi giorni sono stati numerosi gli apprezzamenti per il processo di decumulo dei crediti deteriorati e di rafforzamento dei coefficienti patrimoniali compiuto dagli istituti italiani.

Dopo il giudizio positivo arrivato di Daniele Nouy, Presidente del Single Supervisory Mechanism, anche Sabine Lautenschlaeger, vicepresidente del SSM e membro del comitato esecutivo della Banca centrale Europea, ha rimarcato il lavoro fatto dagli istituti del Belpaese. Nel corso di un’intervista, la Lautenschlaeger ha lodato un sistema bancario “più solido”, diventato “più resiliente" grazie alle operazioni messe in campo negli ultimi anni.

La riduzione dei prestiti in sofferenza (Npl), quasi dimezzati a livello europeo dal 2014, è stata messa in luce anche nell’ultimo Financial Stability Review della Bce. Ignazio Angeloni, membro del Consiglio di Vigilanza della Bce, a margine di The Italian Banking 2018 ha definito il percorso “formidabile". «Sono convinto che le banche italiane abbiano fatto formidabili passi avanti in termini di ripresa» ha rimarcato il funzionario.

Banco Bpm si prepara ad una maxi operazione da 8,6 miliardi

Dal Cda di ieri sera di Banco Bpm è arrivata la delega all’amministratore delegato, Giuseppe Castagna a formalizzare un accordo per la cessione delle sofferenze. È quanto si legge nell’edizione odierna de “Il Sole 24 Ore”.

Due sono le offerte attualmente in pole: quella del consorzio Dobank-Fortress-Illimity e la proposta della cordata Fonspa-Elliott. Quando arriveranno i rilanci, tempo un paio di settimane, sarà decretato il vincitore. Anche se al momento sembrerebbe in svantaggio, attenzione al team costituito Christofferson Robb & Company, Davidson Kempner e Prelios.

I ben informati parlano di un importo complessivo di circa 8,6 miliardi di euro con prezzi attesi in quota 20-25 per cento (e probabilmente si andrà vicino all’estremo superiore). Nel caso, si tratterebbe di una delle operazioni più rilevanti compiute sul mercato italiano.

Unicredit: ceduti crediti in sofferenza per 1,26 miliardi di euro

Oggi l’istituto di Piazza Gae Aulenti ha annunciato un accordo con una società affiliata di Fortress Investment Group per la cessione pro-soluto di un portafoglio di crediti in sofferenza derivanti da contratti di credito ipotecario verso clientela del segmento piccole e medie imprese italiane. Il portafoglio comprende crediti derivanti da contratti di finanziamento con un valore facciale complessivo di circa 675 milioni.

La notizia fa il paio con quella arrivata ieri sera relativa la cessione di un portafoglio di crediti in sofferenza da 590 milioni.In particolare, l’intesa è stata siglata con un veicolo di cartolarizzazione gestito da J-Invest ed uno gestito da Banca Interprovinciale (Illimity) per la cessione pro-soluto di un portafoglio di crediti in sofferenza, anche in questo caso relativo il segmento piccole e medie imprese italiane.

In entrambi i casi, l’impatto sarà recepito nel bilancio del quarto trimestre 2018. Le due operazioni costituiscono “parte dell’attuale strategia di UniCredit di riduzione delle esposizioni deteriorate”.

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