Continua a crescere l’esposizione delle banche europee verso i titoli pubblici dell’Eurozona. Secondo gli analisti ciò potrebbe causare una forte volatilità delle obbligazioni emesse dalle stesse banche. La Royal Bank Of Scotland sostiene però che rompere questo legame è difficile.
I bond governativi dei paesi dell’Eurozona sono tutt’altro che carta straccia. Le banche europee, infatti, dall’inizio della crisi si ritrovano ad oggi con la più alta esposizione verso titoli pubblici dell’area euro. I destini degli stati sovrani e delle loro banche sono allora più che mai intrecciati.
I numeri sui bond in mano alle banche
Nonostante la promessa da parte delle autorità europee di rompere questo legame, le banche italiane, ad esempio, si ritrovano in bilancio titoli pubblici per più del 10% del valore totale dei loro assets, stando ai dati di Agosto, gli ultimi disponibili. Ciò corrisponde ad un aumento del 6.8% rispetto all’inizio del 2012, secondo i dati della BCE.
In Spagna la proporzione è cresciuta del 9.5%, ossia un + 6.3% lungo lo stesso arco di tempo, mentre in Portogallo l’incremento è stato pari al 7.6%. Inoltre le banche detengono per la maggior parte titoli emessi dal proprio paese.
Gli analisti, inclusi quelli della BCE, avvertono che il fenomeno potrebbe esporre di nuovo le banche e i governi ad una spirale di shocks, come ad esempio il taglio del rating.
Come ha dichiarato Alberto Gallo, ricercatore alla Royal Bank Of Scotland:
Le obbligazioni delle banche con un’alta esposizione ai debiti sovrani risentiranno di una forte volatilità dei titoli domestici detenuti in portafoglio. Alcune banche hanno acquistato titoli del debito sovrano per una valore pari a più del 10% dei loro assets, ossia più del loro capitale azionario. Si ha, di fatto, una "levered option" sul rischio sovrano del proprio paese.
2011-2012: le banche investono in titoli pubblici
Tra il 2011 e il 2012 la BCE iniettò nel sistema liquidità a buon mercato per un valore complessivo di circa 1 trilione di euro allo scopo di evitare il crack del sistema finanziario. Molte banche impiegarono i prestiti cosi concessi per investire liquidità in titoli emessi dal loro governo.In ragione di ciò i titoli pubblici, come percentuale del totale degli assets del settore bancario dell’eurozona, crebbero dal 4.3% al 5.6% dall’inizio del 2012.
Perchè proprio i bond governativi?
I bond governativi hanno una caratteristica che li contraddistingue dagli altri tipi di assets. Le banche non devono tenere del capitale a fronte di titoli pubblici; ciò consente alle banche più deboli di fare letteralmente incetta di simili assets. Come ha sottolineato Mr Gallo
Le autorità di vigilanza stanno chiedendo alle banche più deboli da un lato di aumentare il capitale e dall’altro di aumentare le concessioni di prestito. Tuttavia, concedere prestiti "tossici" rende più complicato per le stesse banche finanziarsi sul mercato. I titoli pubblici, allora, che secondo le regole di Basilea III hanno rischio zero e sono "capital free", rappresentano un ottimo sostegno di breve periodo E’ difficile, quindi, rompere il legame tra banche e debiti sovrani.
Deve allora essere deciso esattamente come lo stress test che verrà effettuato la prossima estate dall’Autorità bancaria Europea su un campione di circa 150 banche valuteraà i titoli di stato nei portafogli degli istituti finanziari europei.
Librea traduzione da: Christopher Thompson and Patrick Jenkins per il Financial Times
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