Azioni STM: l’effetto Nasdaq è terminato?

Le azioni STM hanno perso parecchio terreno nella sessione di ieri, in scia ai ribassi che hanno interessato i titoli tecnologici americani.
Il crollo dell’indice Nasdaq ha infatti contagiato l’intero settore tech non solo quello statunitense, dopo l’allarme lanciato da Goldman Sachs sul rischio di una possibile bolla speculativa sui titoli del settore.

Il titolo STM dopo aver aperto in gap-down ha proseguito il ribasso ampliando progressivamente le perdite arrivando a toccare un livello minimo a quota 13,66€, registrando così una forte battuta d’arresto dopo il rialzo visto nella sessione di venerdì scorso che ha riportato la quotazione sui massimi da oltre 10 anni.

Le azioni STM saranno in grado di recuperare dopo il crollo?
Di seguito un’analisi tecnica del titolo STM allo scopo di evidenziare la situazione attuale, le prospettive di sviluppo della quotazione nel breve/medio periodo ed i livelli chiave che potrebbero determinare una nuova spinta della quotazione.

Azioni STM: i motivi del sell-off

Lunedì 12 giugno è una data da dimenticare per il titolo STM, oggetto di un forte sell-off, un tonfo verticale accompagnato da volumi esplosivi.
Le ragioni sono da ricercare nel flash crash che ha interessato alcune big del Nasdaq lo scorso venerdì pomeriggio.
Equita Sim lo ha definito un “andamento anomalo” che ha interessato i principali titoli del settore tech statunitensi quali Facebook, Google e Amazon, con cali vertiginosi dall’8% al 9% in pochi minuti.
Questo crollo potrebbe rappresentare il primo segnale di debolezza per il settore tecnologico statunitense, caratterizzato da un forte andamento rialzista che ha fino ad ora sostenuto tutti i principali indici americani.

A mettere carne sul fuoco il report di Goldman Sachs secondo il quale l’elevata crescita dei titoli tecnologici nell’ultimo periodo non è giustificata dai fondamentali e potrebbe aver determinato il gonfiarsi di una bolla speculativa.
Il rischio è che i bassi volumi che caratterizzano queste azioni possano attrarre nuovi investitori ignari dei pericoli che incombono sul settore e che non vengono opportunamente presi in considerazione dal mercato.

Le preoccupazioni sollevate da Goldman Sachs sulla stabilità del settore tecnologico statunitense si ripercuotono anche sul titolo STM.
Infatti, come il resto del settore, anche le azioni STM hanno messo a segno un poderoso rialzo con un guadagno di oltre il 40% dall’inizio dell’anno in corso.
Tuttavia, il crollo dei titoli tech USA non può di certo mettere in discussione l’andamento rialzista che caratterizza il comparto ma rappresenta un campanello d’allarme da non sottovalutare e potrebbe avere ripercussioni anche sull’andamento in borsa di STM.

Azioni STM: a quando il recupero? Analisi tecnica e livelli chiave

Le azioni STM hanno intrapreso un rally che ha portato la quotazione da un livello minimo segnato a quota 4,72€ il 6 luglio 2016 fino ad un livello massimo segnato a quota 15,59€ l’11 maggio 2017. Da tale massimo è iniziata una fase di consolidamento tra un livello di resistenza in area 15,59€ ed un livello di supporto in area 13,93€.
Il crollo di ieri ha causato la rottura della trendline rialzista che accompagna il movimento, come si osserva dal grafico giornaliero sottostante. La struttura tecnica rialzista si è così indebolita, come dimostra anche l’inclinazione delle medie mobili a 20 e 50 periodi.

Azioni STM, grafico daily

Sul fronte rialzista, un segnale incoraggiante di ripresa dopo il crollo di ieri verrebbe dalla rottura del livello di resistenza in area 14,43€ che potrebbe riportare i prezzi al test della resistenza in area 14,87€. La rottura di tale livello aprirebbe la strada verso il ritorno sui massimi di periodo in area 15,59€.

Sul fronte ribassista, negativa una discesa sotto il livello di supporto in area 13,93€ che potrebbe determinare un allungo al ribasso della quotazione del titolo STM fino a raggiungere il successivo supporto in area 13,24€.