Azioni Intesa: ceduta Setefi per €1,035 mld, plusvalenza da €895 mln. Focus su €2,38

Livio Spadaro

2 Maggio 2016 - 09:42

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Azioni Intesa in calo nonostante la notizia della cessione del sistema delle carte di pagamento per €1,035 mld. Focus sul supporto in area €2,38.

Azioni Intesa: ceduta Setefi per €1,035 mld, plusvalenza da €895 mln. Focus su €2,38

Intesa San Paolo ha reso noto di aver firmato un accordo per la cessione dell’intero capitale sociale delle società controllate Setefi e Intesa San Paolo card ad una società controllata da Mercury Uk Holdco Limited. Il valore della cessione è di un ammontare totale di €1,035 miliardi che verrà corrisposto interamente cash. La banca torinese cede quindi interamente il servizio delle carte di pagamento a Mercury che è azionista dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane (Icbpi) ed è controllata a sua volta da un consorzio di investitori privati.

Il titolo di Intesa al momento registra una flessione del -1,4% pari ad una quotazione di €2,386, non beneficiando così della notizia dell’ingresso di nuovo capitale pari circa alla somma che l’istituto dovrà versare per la partecipazione al fondo Atlante.

Azioni Intesa in calo: ceduti i servizi delle carte di pagamento

Le azioni di Intesa San Paolo registrano una flessione del -1,4% in avvio di seduta, non beneficiando così della notizia della cessione del sistema delle carte di pagamento ad una società controllata da Mercury Uk Limited. L’intero ammontare della cessione è pari ad €1,035 miliardi, all’incirca la stessa cifra che la banca torinese dovrà versare per la partecipazione al fondo Atlante.

Mercury è azionista di Icbpi ed è controllata a sua volta da un consorzio di investitori privati formato da Advent, Bain Capital e Clessidra. Intesa cederà Sedefi e Intesa San Paolo card al consorzio. Le aziede cedute da Intesa svolgono attività di processing di strumenti di pagamento sia in Italia che in altri Paesi in cui opera il gruppo bancario torinese.

Azioni Intesa: da cessione plusvalenza netta di €895 mln

L’accordo sottoscritto con Mercury prevede un contratto di servizio della durata di 10, l’impegno di Intesa San Paolo a usufruire dei servizi di processing di Setefi e Intesa San Paolo Card ed alcune tutele per mantenere la qualità elevata dei servizi ceduti.

Intesa ha deciso di cedere le due attività per focalizzarsi sulle attività core core di issuing e acquiring degli strumenti di pagamento, in conseguenza alla parziale scissione di Setefi a favore della capogruppo.

L’obiettivo principale è quello di massimizzare l’efficacia dell’azione commerciale, di ottimizzare la gestione delle relazioni con la clientela, di valorizzare pienamente le attività non-core di processing attraverso le cessioni e di rafforzare la piattaforma tecnologica attraverso partnership con operatori del settori sia in Italia che in Europa.

Nel dettaglio, le attività cedute nel 2015 avevano fruttato proventi operativi per €170 milioni, un risultato operativo di €80 milioni ed un utile netto di €60 milioni. La vendita verrà perfezionata entro la fine del 2016 e sarà subordinato solamente all’ottenimento delle autorizzazioni emesse dalle autorità. Una volta perfezionata l’operazione, Intesa avrà una plusvalenza netta di €895 milioni sul conto economico consolidato del 2016.

Azioni Intesa: analisi tecnica di breve periodo

Il quadro generale del grafico delle azioni di Intesa San Paolo non è positivo dato il mancato incrocio a rialzo delle medie mobili. Le medie di breve e medio-periodo pur muovendosi vicine tra loro non sono ancora incrociate positivamente, lasciando così un suggerimento negativo per le prossime sedute.

Le azioni di Intesa adesso si trovano sul supporto offerto dalla media mobile a 21 periodi in area €2,382 sotto la quale potrebbe esserci la forza per scendere fino al supporto statico visto in giallo in area €2,27. I volumi di questa mattina non sembrano essere particolarmente elevati, il che suggerisce più una fase di presa di profitto che di vendita vera e propria.

Gli indicatori tecnici segnalano una divergenza: il RSI si muove intorno all’area di neutralità mentre il MFI continua a segnalare una persistente fase di rialzo. Dalla configurazione attuale non sembra esserci motivo per scendere verso quota €2,27. Nel caso di tenuta del supporto l’obiettivo è la resistenza intorno alla zona di €2,5.

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