Azionario, Cina: segnali e conseguenze della bolla speculativa annunciata da tempo

Riccardo Sassola

09/07/2015

Erano molti segnali di allerta sul mercato azionario cinese sull’arrivo dello scoppio di una bolla speculativa: ecco i segnali e le conseguenze.

Azionario, Cina: segnali e conseguenze della bolla speculativa annunciata da tempo

Su tutti gli organi di stampa internazionali e nazionali, la notizia principale, che ha superato anche il “problema Grecia” è stata quella del tracollo del listino cinese; quali sono i segnali e le conseguenze dello scoppio della bolla speculativa in Cina?

Questa notizia però non è una novità dell’ultima ora ma bensì un qualcosa che forse, prima o poi, ci si doveva aspettare.

La discesa del mercato azionario del 30% circa (già analizzata dal punto di vista tecnico sull’Indice CSI300) nell’ultimo mese è solo quella che possiamo definire la classica “punta dell’iceberg”.

Su alcuni organi di stampa internazionali, lo scoppio di questa bolla speculativa viene paragonata alla crisi statunitense del ’29.

Anche se forse l’accostamento storico è eccessivo, di sicuro ci stiamo trovando di fronte ad una bolla scoppiata.

Per fermare questo crollo, ieri la Banca centrale cinese (PBOC) ha prima dichiarato che ci si trova in un “clima di panico irrazionale” e poi ha garantito di immettere la liquidità necessaria nel sistema per frenare questo fenomeno.

Dal canto suo, il comitato di controllo delle aziende statali ha imposto ad esse lo stop delle vendite di azioni proprie e delle controllate ordinando anche l’acquisto dati i prezzi.
Queste due tardive e drastiche misure sono però da considerare le ultime di una serie di provvedimenti restrittivi per tentare di frenare questa smisurata crescita dei listini.

Bolla speculativa in Cina: i segnali
Come tutte le bolle nasce dal “discostamento” dei valori di borsa dalle reali valutazioni aziendali e macroeconomiche. A fronte di una crescita dell’indice di circa il 150% negli ultimi dodici mesi, i principali indicatori macroeconomici di mercato hanno indicato un rallentamento della crescita economica delle aziende cinesi.

Per citare alcuni esempi, il dato sulle importazioni nel mese di maggio era di -17,6% (CNFRIMPY INDEX), rimanendo per l’ottavo mese sotto il livello di zero. 
Stesso discorso lo si può fare per l’indice delle esportazioni (CNFREXPY INDEX), che dopo il balzo di inizio anno poco sotto il livello di 50 è letteralmente crollato sotto lo zero e vi continua a rimanere da 3 mesi.

L’indice Pmi (CPMINDX) continua a rimanere in territorio positivo ma di poco sopra il livello spartiacque di 50 (50.2 il dato di giugno), mentre il dato sulle vendite al dettaglio mostra un trend in calo continuo dal 2012 arrivando ad un incremento del 10% rispetto a livelli di crescita ben più superiori.

Bolla speculativa in Cina: le conseguenze
Possiamo supporre quindi che l’economia cinese vada incontro a dei livelli di crescita più moderati che l’avvicinano sempre di più a un paese industrializzato piuttosto che ad uno in via di sviluppo ed il crollo dei prezzi di borsa potrebbe riavvicinare le aziende a valori più reali rispetto alle quotazioni attuali, riportando anche l’appetito dei grandi investitori.

Il mercato, come in tutte le bolle, sarà vittima ancora di un’intensa volatilità, con probabili strappi sia a rialzo che a ribasso e di un acceso nervosismo nell’attività intraday (basti pensare a questa mattina dove l’indice CSI 300 ha aperto in ribasso arrivando a perdere circa il 3% per poi chiudere in forte rialzo segnando un +6.30%) .

Lo scopo di questo documento è solo puramente informativo. Tale documento non fornisce ne intende fornire nessun consiglio d’investimento

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it