Assegno unico senza ISEE: c’è una scadenza per recuperare quanto perso

Teresa Maddonni

14 Aprile 2022 - 08:27

L’assegno unico viene erogato con l’importo minimo per chi non ha presentato l’ISEE. Si può tuttavia provvedere entro una determinata scadenza per recuperare la differenza spettante.

Assegno unico senza ISEE: c’è una scadenza per recuperare quanto perso

Prendere l’assegno unico senza ISEE è possibile anche se con l’importo minimo. Esiste tuttavia una scadenza per recuperare quanto perso presentando l’ISEE anche in una fase successiva alla domanda di assegno unico e universale per i figli a carico inviata all’INPS.

L’assegno unico per i figli è a tutti gli effetti in vigore da marzo 2022, mese nel quale sono iniziati i pagamenti per chi ha fatto domanda nei primi due mesi dell’anno quando sono state erogate le ultime mensilità della misura temporanea 2021.

Per ottenere l’assegno unico è sempre possibile fare domanda, dal settimo mese di gravidanza della madre e fino a 21 anni del figlio a carico, ma per avere gli arretrati dal mese di marzo 2022 i ritardatari devono inoltrare la richiesta entro il 30 giugno. Lo stesso vale per chi prende l’assegno unico senza ISEE. I dettagli.

Assegno unico senza ISEE: scadenza del 30 giugno per gli arretrati

Chi ha fatto domanda di assegno unico 2022 senza ISEE riceve a oggi l’importo minimo della misura, vale a dire 50 euro al mese per ciascun figlio minore a carico presente nel nucleo familiare beneficiario del sussidio. L’importo massimo erogabile invece, a ISEE presentato, è di 175 euro per figlio.

Chi non ha presentato l’ISEE aggiornato contestualmente alla domanda di assegno unico può tuttavia provvedere entro il 30 giugno per ricevere gli arretrati e beneficiare quindi del conguaglio a credito. Come specifica l’INPS nelle FAQ sulla misura, alla pagina web dedicata all’assegno unico figli 2022, “per coloro che presentano ISEE successivamente alla domanda, entro il 30 giugno 2022, comunque, verranno riconosciuti gli importi arretrati spettanti, a decorrere dal mese di marzo 2022, in base al valore dell’ISEE presentato.”

Presentando l’ISEE entro la scadenza del 30 giugno 2022 anche chi a oggi riceve l’importo minimo può sperare di ottenere un ricalcolo della somma spettante acquisendo così gli arretrati a decorrere dal mese di marzo 2022. Specifica ancora l’istituto nelle FAQ, che è anche “obbligatorio comunicare all’INPS eventuali variazioni del nucleo familiare sia attraverso la procedura dell’assegno unico sia tramite ISEE.”

La questione arretrati legata all’erogazione dell’assegno unico vale anche per chi ancora non ha presentato domanda per ottenere il riconoscimento del sussidio pur avendone diritto.

Sempre fino alla scadenza del 30 giugno infatti sarà possibile inoltrare la domanda con il riconoscimento di tutti gli arretrati dell’assegno unico, calcolati a partire dal mese di marzo 2022. “Dopo il 30 giugno l’assegno - specifica l’INPS - decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione e il pagamento è effettuato dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.”

Il 30 giugno quindi è la scadenza fissata per chi riceve l’assegno unico senza ISEE e vuole ottenere l’integrazione spettante all’importo minimo erogato dal mese di marzo, sia per chi non ha ancora presentato la domanda e vuole recuperare i soldi persi e non far decadere il diritto acquisito definitivamente. I conguagli entro fine anno saranno a debito o a credito anche per chi ha presentato l’ISEE errato.

Assegno unico direttamente al figlio maggiorenne

La scadenza del 30 giugno per gli arretrati dell’assegno unico vale anche per i figli maggiorenni del nucleo familiare beneficiario del sussidio.

L’assegno unico e universale 2022, come abbiamo ricordato, viene erogato dal settimo mese di gravidanza della madre e fino ai 21 anni del figlio maggiorenne a carico - senza limiti di età in caso di disabilità - ma a determinate condizioni.

Il figlio maggiorenne, come ricorda l’INPS nelle FAQ dedicare, può presentare egli stesso la domanda di assegno unico. Il figlio maggiorenne può anche richiedere l’assegno unico successivamente alla domanda presentata dal genitore la quale viene annullata e sostituita. Per il pagamento invece, in questo caso, l’IBAN deve essere intestato al figlio maggiorenne che richiede l’assegno unico o a lui cointestato. Ricordiamo che per avere l’assegno unico il figlio maggiorenne deve avere non solo un’età inferiore ai 21 anni, ma almeno uno dei seguenti requisiti:

  • frequenza di un corso di formazione scolastica o professionale ovvero di un corso di laurea;
  • svolgimento di un tirocinio ovvero di un’attività lavorativa e possesso di un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
  • registrazione come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • svolgimento del servizio civile universale.

Questi requisiti non si applicano ai figli maggiorenni disabili che percepiscono l’assegno unico, come non si applica il limite di età. La scadenza del 30 giugno per arretrati e conguagli dell’assegno unico senza ISEE vale anche per i figli maggiorenni.

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