Assegno unico figli 2021: c’è chi lo prende per meno tempo. Ecco perché

Teresa Maddonni

25 Giugno 2021 - 17:34

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Assegno unico figli 2021: c’è chi lo prende per meno tempo e il perché lo spiega INPS in un recente messaggio. Da tenere d’occhio la data del 30 settembre.

Assegno unico figli 2021: c’è chi lo prende per meno tempo. Ecco perché

Assegno unico figli 2021: c’è chi potrebbe prenderlo per meno tempo, quindi con mensilità ridotte nel numero.

La novità emerge dal messaggio INPS sul sostegno temporaneo alle famiglie per i prossimi 6 mesi.

Tutto dipende da quando si presenta la domanda per ottenere l’assegno unico per i figli a carico che può essere inoltrata dal 1°luglio e fino al 31 dicembre 2021.

La questione del numero delle mensilità dell’assegno unico figli 2021 non è stata affrontata dettagliatamente nel decreto n.79 dell’8 giugno che ha introdotto la misura ponte, ma trova spazio, al contrario, nel primo messaggio in merito dell’INPS, il numero 2371 del 22 giugno.

L’assegno unico figli 2021 può essere richiesto in qualsiasi momento entro il 31 dicembre da autonomi, disoccupati con minori a carico o in generale da coloro che non ricevono gli ANF, tuttavia a leggere il messaggio dell’INPS, che forse in un secondo momento potrebbe chiarire in modo più dettagliato la questione, sembra che a fare da spartiacque per la misura sia la data del 30 settembre. È questa data a definire quante mensilità verranno pagate dal 1° luglio. Vediamo perché.

Assegno unico figli 2021: c’è chi lo prende per meno tempo secondo INPS

L’assegno unico per i figli può essere richiesto dal 1° luglio e fino al 31 dicembre. C’è chi lo prende per meno tempo secondo INPS però, a leggere il messaggio del 22 giugno. La data del 30 settembre è indicata anche nel decreto in Gazzetta Ufficiale per l’assegno temporaneo di 6 mesi per i figli, ma INPS nel messaggio sembra specificare che quella data determina anche il numero di mensilità che il richiedente andrà a ricevere e che nel decreto non è specificato in modo chiaro. Il decreto sull’assegno unico stabilisce all’articolo 3:

“1. La domanda è presentata in modalità telematica all’INPS ovvero presso gli istituti di patronato di cui alla legge 30 marzo 2001, n. 152, secondo le modalità indicate dall’INPS entro il 30 giugno 2021. Resta ferma la decorrenza della misura dal mese di presentazione della domanda stessa. Per le domande presentate entro il 30 settembre 2021, sono corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio 2021.”

INPS chiarisce dettagliatamente questo passaggio e confermando che l’assegno unico per ciascun figlio (la domanda va inviata una sola volta per ciascun minore) va inoltrata entro e non oltre il 31 dicembre 2021 specifica che:

  • per le domande presentate entro il 30 settembre 2021, saranno corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio 2021;
  • successivamente al 30 settembre 2021, la decorrenza della misura corrisponderà al mese di presentazione della domanda.

Facciamo pertanto, secondo la nostra interpretazione, due esempi per ciascuna delle due eventualità:

  • il genitore che presenta domanda per l’assegno unico per i figli 2021 il 1° settembre, stando alle indicazioni del legislatore e dell’INPS, riceverà 6 mensilità da giugno a dicembre recuperando le precedenti di luglio e agosto;
  • il genitore che presenta la domanda il 1° ottobre riceverà l’assegno unico per i figli dal 1° ottobre e quindi per sole 3 mensilità;
  • il genitore che fa domanda a dicembre prenderà solo la mensilità di dicembre.

Per avere ulteriori chiarimenti sull’assegno unico per i figli 2021 è necessario in ogni caso attendere l’ulteriore circolare dell’INPS annunciata dall’Istituto.

Assegno unico figli: dal 1° luglio 6 mensilità

Per avere quindi 6 mensilità dell’assegno unico per i figli occorrerà fare domanda dal 1° luglio e fino al 30 settembre 2021. In ogni caso ricordiamo che c’è tempo fino al 31 dicembre. L’assegno unico può essere richiesto una sola volta per ciascun figlio attraverso i seguenti canali:

  • portale web, utilizzando l’apposito servizio raggiungibile direttamente dalla home page del sito se si è in possesso del codice PIN rilasciato dall’Istituto entro il 1° ottobre 2020, oppure di SPID di livello 2 o superiore o una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE), o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • Contact Center Integrato, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
  • gli Istituti di patronato, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.

Dal 1° luglio sarà attiva la procedura online.

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