Assegni familiari: partono i controlli dell’INPS

Anna Maria D’Andrea

2 Settembre 2019 - 17:09

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Assegni familiari nel mirino dell’INPS: le linee guida sui controlli sono state diffuse con un messaggio (n. 3142/2019) poi cancellato dall’Istituto. Quel che è certo è che gli Uffici dovranno passare al setaccio le domande di ANF, con il rischio di sospensioni e ritardi.

Assegni familiari: partono i controlli dell’INPS

Partono i nuovi controlli INPS sugli assegni familiari. Alla nuova modalità di richiesta degli ANF seguirà una verifica approfondita dei dati dichiarati nelle domande da parte dei contribuenti, a partire dai redditi ma non solo.

Sulle procedure di verifica degli ANF è stato l’INPS, con il messaggio n. 3142 del 29 agosto 2019, a fornire le indicazioni operative rivolte agli uffici territoriali.

Il messaggio, cancellato per non si sa quali ragioni dal portale dell’Istituto, è particolarmente interessante e quel che si evince è che sugli assegni familiari partiranno dei veri e propri controlli incrociati, che vedranno impegnata l’Agenzia delle Entrate al fianco dell’INPS.

L’obiettivo è quello di evitare il più possibile casi di pagamento di assegni al nucleo familiare non spettanti.

Assegni familiari: partono i controlli dell’INPS

Gli uffici dell’INPS dovranno avviare una serie di controlli sui redditi dichiarati nelle domande di ANF, elemento alla base del calcolo dell’importo erogato dall’INPS e corrisposto dal datore di lavoro in busta paga.

Se di norma la prova dei requisiti è effettuata soltanto ad anno ormai concluso, l’INPS utilizzerà le banche dati a propria disposizione per effettuare controlli preventivi.

Il tutto verrà effettuato mediante una piattaforma informatica unica ed i controlli verranno effettuati su più fronti:

  • conguagli effettuati dal datore di lavoro, evidenziando i casi in cui il datore di lavoro abbia conguagliato importi maggiori di quelle comunicati da INPS;
  • dichiarazioni reddituali dei lavoratori, evidenziando i casi in cui l’importo comunicato da INPS e conguagliato dal datore di lavoro sia maggiore di quello spettante per effetto di redditi dichiarati dal lavoratore inferiori a quelli effettivi;
  • controlli preventivi mirati ad evidenziare quelle situazioni in cui i dati dichiarati dal lavoratore risultino difformi da quelli già presenti in archivi dell’Istituto (ad esempio un reddito da lavoro dipendente inferiore oltre una certa percentuale all’imponibile previdenziale o la mancata dichiarazione di un reddito del coniuge che risulti iscritto ad un delle Gestioni Autonome, ecc.).

Saranno questi alcuni dei casi in cui i controlli dell’INPS dovranno andare più a fondo, e l’effetto sarà che la domanda di ANF “anomala” sarà segnalata alla sede competente e che per il lavoratore sarà necessario attendere l’esito dell’istruttoria.

Assegni familiari (ANF): controlli incrociati tra INPS e Agenzia delle Entrate

Gli assegni familiari sono stati caratterizzati dall’importante rivoluzione nella modalità di richiesta che, a partire dal 2019, deve essere effettuata necessariamente in modalità telematica.

L’obiettivo è chiaro: non solo uno stimolo alla digitalizzazione delle procedure, ma anche la necessità di avere il controllo diretto dei dati comunicati dal lavoratore e calcolare direttamente gli importi teoricamente spettanti a titolo di ANF.

Anche sul fronte dei controlli, le nuove procedure rappresenteranno una novità di rilievo per gli Uffici dell’Istituto. Quello che evidenzia il messaggio n. 3142, cancellato dal sito INPS ma disponibile sul portale UnicoLavoro24, è che un ruolo importante sarà affidato anche all’Agenzia delle Entrate.

L’INPS procederà alla verifica non solo preventiva ma anche successiva dei redditi, grazie ai dati forniti dall’Agenzia delle Entrate relativi ai due anni precedenti quello della presentazione domanda ANF.

Tenuto conto delle tempistiche relative alla presentazione delle dichiarazioni dei redditi ai fini IRPEF, i dati oggetto di controllo nei prossimi mesi riguarderanno l’anno d’imposta 2017.

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