Angela da Mondello: chi è e quanto guadagna la signora di “Non ce n’è Covid”

Matteo Novelli

9 Novembre 2020 - 11:48

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“Non ce n’è Covid”: chi è, quanto guadagna Angela Chianello, la signora di Mondello che ha dato vita a un tormentone diventato virale sul web.

Angela da Mondello: chi è e quanto guadagna la signora di “Non ce n’è Covid”

Chi è Angela da Mondello, all’anagrafe Angela Chianello, la signora che ha pronunciato la frase “Non ce n’è Covid” diventando l’autrice involontaria di un vero e proprio tormentone estivo: il suo personaggi è nato da un’intervista di Barbara D’Urso che le ha dato una notorietà senza precedenti.

Ora Angela di Mondello (così la chiamano i fan) dopo aver aperto un account su Instagram e su TikTok (con cui ha raccolto centinaia di follower) ha realizzato anche il suo primo video musicale: ma quanto guadagna? In molti se lo saranno chiesto vista la rapidità con cui Angela è arrivata ad accumulare un numero così alto di seguaci pronunciando una semplice frase in risposta a un’inviata.

Angela Chianello si definisce in realtà “mamma a tempo pieno” ma la popolarità ricevuta da un’intervista di pochi minuti la potrebbe instradare su modelli di business che mai avrebbe pensato prima.

Non ce n’è Coviddi: chi è Angela Chianello?

35.000 follower in due ore, oltre 100.000 in un giorno e 172.000 seguaci oggi: sono indicatori abbastanza significativi della popolarità raggiunta da Angela Chianello. Impossibile non averla vista sui social o non aver sentito almeno una volta la frase che l’ha resa famosa: “Non ce n’è Covid. Non c’è niente”.

Da Facebook a Instagram fino a TikTok: un’intervista di pochi secondi fatta dalla redazione di Live - Non è la D’Urso l’ha resa famosa, virale su qualsiasi social network esistente (segno che le regole del mondo di internet a volte sono davvero imprevedibili).

Dalle minacce ricevute online, per aver negato la presenza del COVID-19 a Mondello, ai souvenir realizzati dai negozianti di Mondello che hanno reso la casalinga siciliana un’attrazione locale.

“Ho risposto alle domande dei giornalisti su cosa facessi a Mondello, sulle mascherine. Ho detto che non ce n’è Covid ma non intendevo dire che il virus non esiste. Ho una bambina da tutelare”

: queste le prime dichiarazioni a ridosso dell’ormai leggendaria intervista andata in onda i primi di giugno.

Quanto guadagna Angela di Non ce n’è Covid? Dai souvenir a Instagram

Quello di Angela Chianello è un caso esemplare di quanto possa essere potente e imprevedibile un contenuto virale messo su Facebook o Instagram. L’intervista alla signora di Mondello è infatti risalente a inizio estate ma la popolarità ricevuta dall’intervista è letteralmente esplosa mesi dopo la messa in onda.

In qualche modo, e senza volerlo, Angela Chianello ha azzeccato la formula del web italiano, quella che sta a metà tra i video dei gattini e le GIF di Tina Cipollari. “Non ce né Covid”, “buongiorno da Mondello”, “oggi a mare”: le tre frasi che hanno invaso il web e lo hanno dominato per tutta l’estate oggi suscitano l’indignazione degli utenti alla vista dello sbarco su Instagram dell’autrice originaria del tormentone.

Instagram: la piattaforma per eccellenza nel 2020 per guadagnare, se hai tanti follower. E Angela Chianello li ha: in poche ore ha raggiunto un seguito altissimo, complice anche l’endorsement di Trash Italiano (uno dei primi a lanciarla).

Ora come ora Angela ha avviato diverse possibilità di investimento sulla propria persona: su TikTok e Instagram ha avviato le classiche sponsorizzazioni di prodotti (ormai neanche più così velate) mentre in TV appare spesso all’interno delle trasmissioni di Barbara D’Urso (percependo un cachet non meglio definito come ospite).

Di recente ha lanciato anche un ultimo curioso esperimento: un video musicale ispirato alla celebre frase, intitolato Non c’è n’è, non c’è n’è, destinato a diventare un pericoloso tormentone musicale (vista l’affermazione che tanto fa felice i negazionisti). La canzone non è stata ancora lanciata ma il video, destinato a far discutere, aprirà nuove strade alla casalinga siciliana.

Tutti i numeri di Non ce n’è Covid: analisi di un tormentone virale

C’è chi vede in Angela Chianello una rappresentante involontaria di quella fetta d’Italia negazionista che al COVID-19 non ci crede. In realtà, la siciliana non si è mai espressa a favore di posizioni così estreme: il suo riflesso è più che altro vittima di un trash involontario e senza controllo.

Le maglie con la sua immagine, i remix con la sua voce, gli audio su TikTok, i tatuaggi con il suo volto: Angela Chianello è diventata semplicemente il tormentone virale momentaneo. Potrebbe farne una fortuna?

Sicuramente, anche solo avanzando i diritti per lo sfruttamento della sua immagine (molti dei guadagni speculari di “Non ce n’è Covid” hanno fatto infatti la fortuna di chi ha saputo sfruttarli, come i negozianti autori dei souvenir a lei dedicati o i profili e pagine ufficiali che hanno sfruttato la clip che la vede protagonista per aumentare follower e visualizzazioni).

Il remix dell’intervista, realizzato dagli autori del tormentone di Giorgia Meloni

Qualche numero? Il video remix con protagonista Angela ha raggiunto oltre 4 milioni di visualizzazioni su YouTube in un mese, la clip della sua intervista 1,3 milioni, il suo profilo supera i 100 mila follower in meno di 24 ore. Persino il termine “Mondello” ha subito un’impennata nel mese di agosto su Google Trends, con parole chiave correlate come “intervista” e “buongiorno da Mondello”: è l’effetto Angela.

Il successo di questi fenomeni è spesso momentaneo ma la porta del reality di turno potrebbe essere sempre aperta e l’essere stati virali online è, oggi, un ottimo curriculum che apre facilmente le porte della TV. Si potrebbe quasi fondare il termine di “Trash economy”: impennata di popolarità e successo momentaneo, con numeri anche interessanti, che genera guadagno a più persone ma che sopravvive difficilmente sul lungo periodo.

Ospitate, serate, merchandising, sponsorizzazioni, testimonial, influencer: sono solo alcune delle strade e delle possibilità di guadagno nate da una semplice frase in un’intervista che sarebbe potuta essere dimenticata in fretta e che, invece, è diventata la variabile impazzita di quella complicata e magica equazione che è internet.

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