L’Antitrust ha multato Optima Italia, società multiservizi, per pratica commerciale scorretta tenuto conto della gravità e della durata della violazione
Un milione di euro. A tanto ammonta la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata dall’Antitrust a Optima Italia spa, società multiservizi che opera nel mercato libero, per pratica commerciale scorretta.
Il procedimento riguarda Optima VitaMia, oggi rinominata Tutto-in-uno. L’offerta commerciale, pubblicizzata già dal 2015, prometteva alla clientela la fornitura integrata di energia, gas, telefonia fissa, mobile e Internet a una tariffa flat.
La segnalazione della violazione è arrivata dall’associazione di consumatori Altroconsumo. Nel procedimento è intervenuto anche Codici Onlus – Centro per i diritti del Cittadino.
Pratica commerciale scorretta, sanzione milionaria per Optima Italia
Tra il giugno 2015 e il novembre 2018, sono pervenute all’Antitrust numerose segnalazioni di associazioni e consumatori che lamentavano errori di stima iniziali e il mancato conteggio mensile dei consumi, sotto o extra-soglia per l’offerta commerciale Optima VitaMia.
Secondo l’Autorità si impediva all’utente di controllare e adeguare i propri consumi per valutare un eventuale esercizio del diritto di recesso.
L’Antitrust ritiene anche che, nel presentare l’offerta come flat, Optima Italia Spa ha indotto gravemente in errore l’utente. La società di servizi, da un lato, avrebbe enfatizzato la stabilità e la certezza della spesa mensile grazie al canone fisso, dall’altro avrebbe invece omesso importanti deterrenti come la presenza di un vincolo di durata minima annuale, la perdita dei consumi risparmiati di valore superiore a quello del bonus iniziale, l’esistenza di un conguaglio a fine dell’anno contrattuale e le tariffe applicate in tale sede per la fatturazione dei consumi extra-soglia.
A fine anno contrattuale i consumatori erano chiamati all’esborso, in un unica soluzione, di importi rilevanti che dipendevano dal canone mensile, spesso sbagliato.
Nel provvedimento l’Autorità parla di
“modalità omissive e ingannevoli nell’applicazione, in fase di esecuzione del contratto, di modalità di fatturazione che presentano profili di aggressività, tali da generare un indebito condizionamento nei consumatori, limitandone la libertà di comportamento”.
In altre parole, i consumatori erano costretti ad assumere decisioni di natura commerciale che non avrebbero altrimenti preso.
L’Antitrust ha così irrogato la sanzione di un milione di euro a Optima Italia imponendo la pubblicazione, sul sito aziendale, di una dichiarazione rettificativa. Nel corso del procedimento, l’Autorità si è avvalsa anche della collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
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Optima Italia opera nel nostro paese ed eroga la fornitura di energia elettrica, gas naturale, telefonia e Internet nel mercato libero. Nell’esercizio 2017 ha realizzato un fatturato di circa 213 milioni di euro.
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