Redazione
Maggio 2016
Nikkei in calo dopo il G7: industria in calo, Giappone verso aumento delle tasse
Nikkei in calo, pesano le notizie sull’aumento delle tasse il prossimo anno e la discesa degli indici sull’industria.
Il Nikkei 225 è l’indice azionario di riferimento della Borsa di Tokyo, identificata anche con TSE, acronimo di Tokyo Stock Exchange. Lanciato il 7 settembre 1950 da allora viene calcolato ogni giorno dal quotidiano giapponese Nihon Keizai Shinbun. Le quotazioni dell’indice Nikkei 225 vengono aggiornate ogni 15 secondi. La valuta base del paniere è lo Yen giapponese.
Il Nikkei 225 è un indice price-weighted, ovvero il peso di ogni componente azionario è ponderato sulla base del suo prezzo (come l’indice Dow Jones Industrial Average). Dal 1986 è possibile negoziare contratti futures con sottostante l’indice Nikkei 225 sul Singapore Exchange (SGX). Più tardi hanno aperto alla negoziazione dei futures sul Nikkei 225 anche Osaka Securities Exchange (1988) e il Chicago Mercantile Exchange (1990),
L’indice Nikkei 225 ha raggiunto il suo record storico nella seduta del 29 dicembre 1989, nel pieno della cosiddetta “bolla Giapponese”. Le quotazioni del paniere salirono fino ad un massimo a 38.957,4414 punti, per poi chiudere la seduta a 38.915,87 punti. Il minimo storico dell’indice risale invece al 1970, quando le quotazioni finirono a 1.929,64 punti. Una delle peggiori sedute nella storia del Nikkei 225 risale al 15 marzo del 2011, all’indomani di un violento terremoto che colpì la regione nipponica. Quella giornata l’indice persè il 10,55%, chiudendo a 8.605,15 punti.
L’indice Nikkei 225 replica la performance dei titoli delle prime 225 società quotate sul TSE. Ogni singola società è pesata all’interno dell’indice sulla base del prezzo delle azioni. Pertanto, non sono presenti pesi specifici per i diversi settori economici cui appartiene un titolo; infatti tutte le azioni hanno un eguale peso basato su un valore alla pari (valore nominale) di 50 yen. La composizione dell’indice Nikkei 225 viene rivista una volta l’anno nel mese di settembre.
Ad oggi i settori maggiormente rappresentati all’interno del listino sono quelli dell’automotive, dell’elettronica e della chimica. Fra i nomi delle principali società quotate in Giappone spiccano quelli di grandi multinazionali celebri anche nel mondo occidentale. Ad esempio, il mondo dell’automotive è popolato da grandi marchi quali: Toyota, il primo produttore al mondo nell’automotive, Honda, Mitsubishi, Suzuki, Yamaha. Per citare alcuni nomi dell’elettronica e della strumentazione di precisione: Nikon, Fujifilm, Komatsu, Hitachi, Sony, Kyochera.
La Borsa di Tokyo è stata fondata nel 1878. Dal 1943 il Governo ha accentrato tutte le 5 Borse valori regionali in un singolo mercato azionario con sede nella capitale, il Tokyo Stock Exchange (TSE). Le attività di negoziazione furono sospese nel corso della Seconda Guerra Mondiale, dall’agosto del 1945 fino al 16 maggio 1949 grazie al Securities Exchange Act.
Gli orari di apertura della Borsa sono abbastanza insoliti per un investitore di matrice occidentale. Difatti le transazioni per via telematica avvengono dalle ore 9:00 alle 11:00 e dalle 12:30 alle 15:00 (ora locale di Tokyo).
Oltre al celebre Nikkei 225, un altro benchmark azionario molto importante per gli investitori giapponesi e asiatici è il TOPIX, acronimo di Tokyo stock Price IndeX.
*I dati intraday e in tempo reale sono tratti dalle quotazioni di prodotti OTC.
Nikkei 225
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Minimo (52 sett.)
Massimo (52 sett.)
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