Youtube dovrebbe slegarsi da Alphabet...

Marco Ciotola

30 Ottobre 2019 - 20:02

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...dovrebbe farlo perché varrebbe almeno 300 miliardi di dollari singolarmente. L’opinione

Youtube dovrebbe slegarsi da Alphabet...

Youtube dovrebbe slegarsi da Alphabet. Lo sostiene Laura Martin, analista di Needham.

Dopo che le azioni della compagnia hanno viaggiato al ribasso a seguito di utili del terzo trimestre sotto le aspettative, Martin ha proposto una soluzione per mantenere solidità e dare risalto alle più preziose risorse del colosso tech: “estromettere Youtube”:

“Credo che Alphabet debba ’estromettere’ in parte o del tutto YouTube, che autonomamente potrebbe valere 300 miliardi di dollari”,

ha scritto l’analista in una recente nota inviata agli investitori.

Youtube dovrebbe slegarsi da Alphabet

Con Alphabet sotto la crescente pressione politica e normativa degli Stati Uniti - il cosiddetto «techlash» - Laura Martin vede diverse modalità che porterebbero un’eventuale ’spin-off’ di YouTube a creare valore per l’azienda.

La piattaforma - argomenta Martin - potrebbe conquistare un valore elevato come società di streaming game, acquisendo a quel punto una migliore fidelizzazione dei dipendenti e una responsabilità più diretta sulla sua leadership.

Se diventasse una società autonoma dal valore di 300 miliardi di dollari, si qualificherebbe immediatamente come una delle 15 maggiori realtà dello S&P 500, con un valore di mercato superiore a colossi del calibro di Exxon Mobil e Bank of America.

Più nello specifico, sarebbe la tredicesima compagnia maggiore, appena dietro il valore di mercato di Procter & Gamble, al momento pari a 307 milioni di dollari.

Ora la capitalizzazione di mercato di Alphabet è di 900 miliardi di dollari, cifra che la rende la terza in assoluto dietro ad Apple e Microsoft.

La società madre di Google ha riportato risultati altalenanti nel terzo trimestre del 2019. I ricavi hanno registrato un rialzo del 20% rispetto allo stesso periodo del 2018, a quota 40,5 miliardi di dollari contro i 33,74 miliardi dell’anno precedente.

Per contro, l’utile netto ha segnato 7,07 miliardi di dollari, in evidente flessione rispetto ai 9,19 miliardi dello stesso trimestre del 2018, e con l’utile per azione fermo a 10,12 dollari rispetto ai 13,06 dell’anno precedente.

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