Il superyacht Eclipse di Abramovich consuma 1.000 litri di gasolio al giorno solo per l’aria condizionata. Un simbolo di lusso estremo e di inquinamento fuori controllo.
Si torna a parlare del lusso sfrenato dei milionari e di inquinamento ambientale. Dopo l’isola dei miliardari (senza fogne) e dello yacht di Zuckerberg che ha rilasciato 5.300 tonnellate di CO₂ in 9 mesi, a finire nel mirino degli ambientalisti è stato lo yacht di Abramovich, che consuma circa 1.000 litri di gasolio solo per l’aria condizionata.
L’Eclipse, lungo 162,5 metri e valutato circa 700 milioni di dollari, è il più grande yacht privato mai costruito. Dotato di due eliporti, un sottomarino e una piscina trasformabile in pista da ballo, rappresenta l’apice del lusso estremo e della tecnologia navale. Tuttavia, dietro questo status symbol scintillante si nasconde un enorme costo ambientale.
Oggi, l’Eclipse è in fase di revisione a Istanbul, con un’ispezione tecnica e lavori estetici che costeranno oltre 40 milioni di dollari. Un investimento importante che, ancora una volta, solleva il dibattito sull’impatto ambientale dei super ricchi. Scopriamo insieme quanto consuma lo yacht di Abramovich, quanto costa e quali sono i rischi per l’ambiente: di seguito tutto quello che serve sapere a riguardo.
Eclipse, il super yacht di Abramovich: quanto costa e quanto consuma
Quando fu varato ad Amburgo nel 2010, l’Eclipse venne celebrato come un capolavoro di ingegneria e design. Con i suoi 162,5 metri di lunghezza e 22 di larghezza, rimane uno dei simboli più iconici del mondo del superyachting. Il prezzo stimato di 700 milioni di dollari lo colloca tra le imbarcazioni più costose mai realizzate, con dotazioni che sembrano uscite da un film di James Bond: due eliporti, un piccolo sottomarino privato, una piscina con fondo mobile che si trasforma in pista da ballo, suite di lusso e sistemi di sicurezza all’avanguardia.
Ma al di là delle caratteristiche spettacolari, ciò che colpisce sono i costi di gestione. Lo yacht di Abramovich, solo per restare fermo in porto, consuma circa 1.000 litri di gasolio al giorno per alimentare l’aria condizionata. Tradotto in termini ambientali, significa tonnellate di CO₂ immesse nell’atmosfera senza alcuna reale necessità di movimento.
A questo si aggiungono le spese di manutenzione e di ormeggio: circa 209.000 dollari l’anno solo per tenere l’imbarcazione ancorata a Marmaris, oltre agli oltre 40 milioni previsti per la revisione tecnica e cosmetica attualmente in corso a Istanbul.
Il contrasto è evidente: mentre nel mondo milioni di persone faticano ad accedere a risorse energetiche essenziali, una singola imbarcazione brucia quantità di carburante che potrebbero alimentare interi villaggi. L’Eclipse diventa così il simbolo di un lusso che non solo è inaccessibile ai più, ma che ha un impatto ambientale sproporzionato.
Abramovich e lo yacht Eclipse: l’impatto ambientale
Il caso dell’Eclipse non è solo una curiosità sul lusso sfrenato dei miliardari: è anche un esempio lampante di quanto lo stile di vita dei super ricchi pesi sul pianeta. Secondo un recente rapporto di Oxfam, l’1% più ricco dell’umanità produce più emissioni di CO₂ di due terzi della popolazione mondiale messi insieme. Un dato sconcertante che rende chiaro come la crisi climatica non sia alimentata in maniera uniforme, ma sia frutto di enormi squilibri.
Lo yacht di Abramovich, con il suo consumo giornaliero di una tonnellata di gasolio, incarna perfettamente questo squilibrio. Non si tratta di un mezzo di trasporto essenziale, né di una necessità, ma di uno status symbol che, per essere mantenuto, genera emissioni paragonabili a quelle di migliaia di automobili. È il riflesso di un privilegio che diventa insostenibile: mentre la maggioranza della popolazione mondiale viene invitata a ridurre i consumi, riciclare e limitare i voli, i super ricchi continuano a inquinare senza limiti attraverso jet privati, mega-yacht e proprietà di lusso.
Oxfam non si limita a denunciare questo squilibrio, ma propone misure concrete: una tassa patrimoniale globale e regolamentazioni più severe per jet e yacht privati, in modo da ridurre l’impatto ambientale di questa minoranza iper-ricca. L’Eclipse, dunque, non è solo un’imbarcazione straordinaria, ma anche un monito. Rappresenta la contraddizione di un mondo in cui pochi godono di privilegi smisurati, mentre i costi ambientali vengono scaricati sull’intera umanità.
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