Rispondi al sondaggio di Money.it: anche l’Italia dovrebbe costruire un carcere per immigrati come Alligator Alcatraz voluto da Donald Trump in Florida?
Vorresti una prigione per clandestini come Alligator Alcatraz anche in Italia? Questo è il sondaggio che Money.it vuole proporre ai suoi lettori ora anche da noi si sta parlando molto di questo carcere speciale situato nel cuore della Florida, con due connazionali che sono stati rinchiusi e con la Farnesina che adesso si sta adoperando per il rimpatrio viste le condizioni durissime - per non dire disumane - della detenzione.
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Alligator Alcatraz è un centro di detenzione per migranti che si trova nelle paludi delle Everglades, su un ex aeroporto militare ora adibito a carcere per immigrati clandestini. Il suo nome richiama la celebre prigione Alcatraz - da tempo chiusa e che Trump vorrebbe riaprire allo stesso scopo - e gli alligatori, che insieme ai pitoni infestano le zone circostanti la prigione.
La struttura può ospitare fino a 5.000 persone e si trova in capanne dotate di reti metalliche, illuminate 24/7, senza adeguata acqua potabile, servizi igienici o assistenza medica degna di tal nome. Questa soluzione è temporanea, con l’amministrazione della Florida che ha detto di essere al lavoro per garantire acqua, fognature ed elettricità.
Delle gabbie dove in ognuna ci sono oltre 30 persone; per diverse ONG Alligator Alcatraz sarebbe un autentico campo di detenzione con condizioni disumane.
Donald Trump invece ha rivendicato la bontà di questa prigione, che serve a mandare un monito a tutti gli immigrati clandestini presenti negli Stati Uniti e alle persone che intendono intraprendere un viaggio della speranza verso gli Stetes.
Lo scopo di questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, è quello di capire se per i lettori un carcere per immigrati del genere servirebbe anche in Italia.
Alligator Alcatraz anche in Italia? Il sondaggio
Quello dell’immigrazione è un tema molto delicato e di grande attualità sia negli Stati Uniti sia in Italia. Entrambi gli attuali governi durante le rispettive campagne elettorali molto hanno puntato sui rimpatri dei clandestini e sul sigillare le frontiere.
Da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca ha deliberato per delle retate di massa degli immigrati clandestini, provocando anche proteste e disordini come quelli che si sono verificati a Los Angeles.
Una volta fermate queste persone sono portate in degli speciali centri di detenzione senza guardare in faccia a nessuno, come il caso dei due nostri connazionali.
In alcune dichiarazioni pubbliche Donald Trump ha detto che i centri come questo servono per “ripulire l’America da criminali e clandestini”, per una strategia “senza pietà per chi viola le leggi”. Senza dubbio si tratta però anche di un modo per risalire la china nei sondaggi che lo vedono in netta difficoltà.
L’Onu, Amnesty e Human Rights Watch hanno definito la struttura come una violazione dei diritti umani, con anche l’Unione Europea e governi come quello italiano che stanno chiedendo spiegazioni e il rispetto del diritto internazionale.
“Siamo letteralmente in gabbia, come in un pollaio - ha dichiarato al Tg2 Gaetano Mirabella Costa, uno dei due italiani detenuti ad Alligator Alcatraz -. Siamo in 32 persone in ogni gabbia, i bagni sono aperti e tutti ti vedono. Non ho avuto la possibilità di parlare con un avvocato e nemmeno con un giudice”.
La domanda del sondaggio così è la seguente: una struttura come Alligator Alatraz sarebbe utile anche in Italia per fronteggiare l’immigrazione clandestina? Non ti resta che rispondere.
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