I dazi Usa mettono sotto pressione l’economia malese, costringendo il governo a tagli ai sussidi e a un difficile equilibrio tra crescita e stabilità fiscale.
Quella della Malesia è una delle economie più dinamiche dell’Asia. Gli investimenti continuano a fluire all’interno del Paese, trasformatosi in un’interessante meta per i colossi hi-tech statunitensi e cinesi, ma i dazi di Donald Trump, al 19%, stanno iniziando seriamente a preoccupare il governo di Anwar Ibrahim.
I motivi sono principalmente due. Innanzitutto si è registrato un calo della domanda statunitense per alcuni settori strategici dell’export malese, come i prodotti elettrici e chimici.
Poi le tariffe Usa costringeranno molto presto Kuala Lumpur a limitare politiche economiche populiste caratterizzate da sussidi e distribuzioni di denaro. “L’impatto degli elevati dazi statunitensi potrebbe emergere nel quarto trimestre del 2025. Lo spazio di manovra fiscale è limitato perché il pil non cresce abbastanza rapidamente”, ha spiegato Muhammad Saifuddin Sapuan, economista della Kenanga Investment Bank. [...]
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