C’è un Paese che usa la vernice fosforescente sulle strade al posto dei lampioni. Ma c’è un problema

Alessandro Nuzzo

17 Ottobre 2025 - 22:44

Il test effettuato in Malesia per migliorare la sicurezza stradale è stato però stoppato dopo un solo anno: ecco perché.

C’è un Paese che usa la vernice fosforescente sulle strade al posto dei lampioni. Ma c’è un problema

È statistico che percorrere strade non illuminate di sera sia più pericoloso. Pensiamo soprattutto alle strade rurali, isolate, dove in caso di scarsa visibilità dovuta a fenomeni atmosferici circolare può diventare estremamente rischioso. La Malesia, un Paese la cui economia non è certo tra le più ricche, per migliorare la sicurezza stradale nelle aree rurali poco illuminate ha escogitato un metodo ingegnoso e sorprendentemente efficace.

Poiché dotare queste strade di illuminazione pubblica sarebbe risultato troppo dispendioso e complesso da realizzare, il governo ha deciso di adottare uno stratagemma alternativo: introdurre una segnaletica stradale fosforescente. Si tratta di un progetto pilota innovativo, avviato un anno fa su un tratto di strada lungo 245 metri nel distretto di Hulu Langat, una zona rurale priva di lampioni e particolarmente pericolosa da percorrere nelle ore notturne.

Il test ha dato risultati molto positivi e gli automobilisti si sono detti entusiasti della soluzione. Potrebbe rappresentare un’alternativa concreta all’illuminazione pubblica, soprattutto nelle aree più isolate o montane, dove installare infrastrutture luminose sarebbe logisticamente complicato. Invece della classica vernice bianca per delimitare le carreggiate, viene utilizzata una speciale resina verde fosforescente capace di brillare al buio, rendendo il fondo stradale più visibile e permettendo agli automobilisti di guidare in maggiore sicurezza e con un migliore orientamento visivo.

Progetto sospeso dopo un anno a causa dei costi elevati

Purtroppo, però, il progetto è stato sospeso dal governo malese dopo appena un anno. Il motivo risiede nei costi troppo elevati rispetto alla segnaletica tradizionale: la vernice fosforescente utilizzata sulle strade costa circa 876 euro al metro quadrato, mentre quella convenzionale solo 40 euro. In altre parole, la vernice fotoluminescente risulta circa venti volte più costosa rispetto ai metodi standard. Questo prezzo così alto ha spinto il governo a riconsiderare seriamente la fattibilità del progetto su larga scala.

Una decisione che lascia perplessi, considerando che i test hanno dato esiti eccellenti e che l’opinione pubblica si è mostrata favorevole a una soluzione in grado di migliorare concretamente la sicurezza stradale del Paese, e potenzialmente anche di molte altre nazioni.

L’utilizzo di vernici fosforescenti potrebbe infatti essere applicato anche altrove, soprattutto su strade prive di illuminazione ma considerate pericolose per conformazione, per il numero di curve o per l’alto tasso di incidenti registrati. Alcuni esperti del settore sostengono che questa tecnologia potrebbe salvare numerose vite se applicata in modo mirato su tratti critici.

Resta però il nodo dei costi. Sarebbe necessario trovare un’alternativa più economica o riuscire a ridurre il prezzo di produzione di questa speciale vernice, affinché diventi sostenibile su scala pubblica. Solo così potrebbe trasformarsi in una soluzione adottata a livello mondiale per rendere più sicure migliaia di strade.

Il caso malese ha riacceso un dibattito cruciale: quanto siamo disposti a spendere per la sicurezza stradale? Un interrogativo che, tra innovazione, costi e sostenibilità economica, resta ancora aperto e attuale.

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