Dal 1995 al 2024 l’Italia ha registrato una crescita del PIL superiore alla Germania, ma senza più investimenti e istruzione difficilmente potrà continuare a correre.
In un articolo dell’Osservatorio dei Conti Pubblici Italiani (OCPI) è stato analizzato quale governo abbia fatto più crescita nei 25 anni dell’euro.
Prendendo spunto da quella analisi è stato preso a riferimento il periodo 1995–2024, per analizzare un confronto della crescita del PIL tra i vari paesi. Considerando che i dati possono essere leggermente diversi in base alla tipologia estrapolata, i risultati in linea di massima sono i medesimi.
Il trend di decrescita del peso del PIL italiano su quello dell’area euro a 20 è evidente: da quasi il 18% del 1997 siamo al 14,5%, un declino iniziato nel 2005 prima della crisi subprime e poi accelerato con il fallimento di Lehman Brothers. La crescita del PIL italiano (base 100 = 1995) è però stata robusta fino al 2008, poi si è registrato un appiattimento nel periodo 2009–2015 dell’austerità, ma solo sugli investimenti, mentre la spesa generale è rimasta sempre sostenuta e finanziata a debito. [...]
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