Verbali Bce confermano “l’ossessione” per l’inflazione core

Violetta Silvestri

2 Marzo 2023 - 15:35

Verbali Bce della riunione di febbraio svelati: poche le sorprese e diverse le conferme, come il dibattito sull’inflazione di fondo, vero protagonista dell’incontro.

Verbali Bce confermano “l’ossessione” per l’inflazione core

Verbali Bce: cosa è emerso dalle minute della riunione di febbraio?

Nessuna grande novità dalla pubblicazione del documento ufficiale. Secondo quanto riportato, infatti, la necessità di continuare con aumenti dei tassi di interesse è stata confermata. Il cuore del debattito resta l’andamento dell’inflazione core.

Proprio poco prima della pubblicazione dei verbali Bce di febbraio la stima dell’IPC in Eurozona ha mostrato che l’indice core accelera, invece di rallentare. I numeri relativi al mese scorso hanno dunque confermato lo spirito delle minute: non è ancora tempo di allentare la politica monetaria.

Dalle minute Bce c’è solo un allarme: l’inflazione di fondo

La maggior parte dei politici della Banca centrale europea ha concordato il mese scorso che è troppo presto per iniziare a preoccuparsi del pericolo di un aumento eccessivo dei tassi di interesse, mentre intensificavano il dibattito su come interpretare l’inflazione sottostante.

“In genere si è ritenuta prematura la preoccupazione di un ’irrigidimento eccessivo’”, ha mostrato un resoconto del loro incontro di febbraio. “Data la distanza ancora sostanziale dal potenziale tasso terminale, ha continuato a esserci valore - dal punto di vista della gestione del rischio - nell’anticipo degli aumenti dei tassi.”

I funzionari hanno esaminato più da vicino del solito i segnali mostrati dalla cosiddetta inflazione core, menzionando il termine due volte in più rispetto a quanto fatto nel verbale della loro riunione di dicembre.

Da segnalare che alcuni politici hanno espresso dubbi e criticità nel dare un segnale così deciso sul prossimo rialzo dei tassi, anticipando la mossa di marzo di un aumento di 50 punti base, perché pensavano che l’inflazione di fondo potesse cambiare direzione.

“Sono state espresse riserve sulla proposta di comunicazione di un’intenzione per la riunione di marzo”, si è scritto nei resoconti della riunione dell’1-2 febbraio.

“È stato notato che anche lo slancio a breve termine dell’inflazione core ha iniziato a diminuire leggermente,” ha affermato la Bce, aggiungendo però che le proposte sono state infine approvate da una «ampia» maggioranza.

In realtà, i mercati considerano l’aumento dei tassi di marzo una certezza e hanno scontato una mossa simile per maggio, data l’inflazione di fondo ostinatamente elevata.

I nuovi dati di giovedì 2 febbraio hanno mostrato che l’inflazione sottostante, che esclude i prezzi volatili di cibo e carburante, è salita al 5,6% a febbraio dal 5,3%, con l’aumento del costo dei servizi, confermando i timori tra i politici conservatori che la crescita dei prezzi stia diventando vischiosa al di sopra dell’obiettivo del 2% della Bce.

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