Veneto Banca-Popolare di Vicenza: che succede dopo la fiducia?

C. G.

13 Luglio 2017 - 08:55

Il decreto su Veneto Banca e Popolare di Vicenza ha ufficialmente incassato la fiducia della Camera, ma il voto sul testo del Governo potrebbe risultare più arduo del previsto.

Veneto Banca-Popolare di Vicenza: che succede dopo la fiducia?

Il decreto relativo a Veneto Banca e Popolare di Vicenza ha incassato la fiducia della Camera.

Con 315 voti favorevoli, 178 contrari e un’astensione, il Parlamento ha dato ufficialmente via libera al voto sul decreto del Governo sulle banche venete che, tuttavia, continuerà a non avere vita semplice.

Nonostante il voto sul testo sia previsto per la giornata di oggi, sono in molti ad aspettarsi un rinvio della questione almeno a domani a causa dell’ostruzionismo che soprattutto il Movimento 5 Stelle pare pronto a scagliare sul decreto relativo alle venete.

I temi di scontro convergono tutti nel più ampio discorso dei rimborsi, e si sono tradotti in circa 100 ordini del giorno da esaminare. Cosa accadrà adesso, dopo l’approvata fiducia sul decreto tanto atteso da Veneto Banca e Popolare di Vicenza?

Cosa succede dopo la fiducia?

Il Governo ha sollevato la questione di fiducia sul tanto agognato decreto legge relativo a Veneto Banca e Popolare di Vicenza. Nel caso in cui il Parlamento avesse votato contro la fiducia, Gentiloni e la sua squadra avrebbero dovuto dimettersi, ma ciò non è accaduto e il Governo può considerarsi salvo a tutti gli effetti.

Il voto di fiducia non ha però comportato automaticamente l’approvazione del decreto legge sulle banche venete. Dopo i lavori di ieri, il Parlamento dovrà procedere all’approvazione definitiva del testo che dispone la liquidazione coatta di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

Quando si procederà con il voto sul testo? Dipenderà dall’ostruzionismo interno. Sul decreto sono stati presentati circa 100 ordini del giorno che dovranno essere discussi e sviscerati in Aula.

Il problema principale dopo la fiducia rimane quello dei rimborsi: il decreto legge è stato accolto senza alcun cambiamento di rilievo rispetto al testo partorito il 25 giugno scorso. Ciò significa che il raggio d’azione degli indennizzi non è stato esteso come richiesto e il sistema dei rimborsi rimarrà quello prospettato dal Governo.

Tornando al decreto ricordiamo che soltanto dopo aver concluso i citati passaggi iniziali si procederà alle dichiarazioni di voto e alle battute finali. La tempistica, in altre parole, dipenderà soltanto da quanto si protrarrà l’esame degli ordini del giorno sul decreto relativo a Veneto Banca e Popolare di Vicenza. Per l’approvazione, insomma, potrebbe essere necessario ancora del tempo dopo l’ok alla fiducia.

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