Vaccino obbligatorio dai 5 anni in su: la proposta di Garattini

Stefano Rizzuti

11 Gennaio 2022 - 09:39

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Silvio Garattini, presidente dell’istituto Mario Negri, propone di rendere obbligatorio il vaccino anti-Covid per tutte le persone dai 5 anni in su, comprendendo quindi anche i bambini.

Vaccino obbligatorio dai 5 anni in su: la proposta di Garattini

Il vaccino obbligatorio per gli over 50 non basta. A giudizio di Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto Mario Negri di Milano, serve qualcosa in più: estendere l’obbligo a tutti i cittadini vaccinabili, ovvero tutti quelli che hanno dai 5 anni in su, comprendendo quindi anche i bambini.

Per il momento il governo ha introdotto solamente l’obbligo per tutti gli over 50, quindi le persone più a rischio per il Covid. Decisione rivendicata in conferenza stampa dal presidente del Consiglio, Mario Draghi: “Chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi e le terapie intensive sono occupate per i due terzi dai non vaccinati”.

La proposta di Garattini: obbligo vaccinale dai 5 anni

Silvio Garattini parla di vaccinazioni anti-Covid in un’interivsta al Corriere della Sera sostenendo che in Italia sono circa 10 milioni le persone non vaccinate. Motivo per cui la priorità è spingere sulle vaccinazioni e per farlo bisogna introdurre, a suo avviso, “l’obbligo dai 5 anni in su”.

In particolare il presidente dell’istituto Mario Negri sottolinea che il problema deriva dall’impatto dei non vaccinati, a partire dai “4 milioni di ultra 50enni e tutti i bambini sotto i 5 anni”, quelli per cui ancora non è stato approvato alcun vaccino.

A questo conteggio Garattini aggiunge tutte quelle persone che non hanno sviluppato una risposta immunitaria sufficiente per la protezione dalla malattia nonostante la vaccinazione, corrispondente a circa il 10%, secondo le sue stime.

Per questo, “facendo un calcolo un po’ a spanne, parliamo di 10 milioni di persone suscettibili al virus in Italia”. Da qui la richiesta di introdurre l’obbligo vaccinale al di sopra dei 5 anni.

La variante Omicron e i contagi

Garattini rivolge anche un’altra richiesta alle autorità sanitarie: sequenziare di più il virus per sapere quanto sia realmente diffusa la variante Omicron. E anche per scoprire in anticipo l’arrivo eventuale di nuove varianti.

L’altro appello Garattini lo rivolge ai cittadini, chiedendo loro di mantenere l’utilizzo delle protezioni personali e invitandoli a evitare possibili occasioni di contagio. “Non siamo in una situazione di normalità”, sottolinea, e per questo “chiunque - anche se vaccinato o guarito - deve fare il possibile per non infettarsi”.

Difficile prevedere, per il fondatore dell’istituto Negri, se il picco dei contagi sia davvero vicino, anche perché al momento non sappiamo neanche quale sia la variante predominante in Italia, pur presumendo che possa essere Omicron. E “per quel che sappiamo oggi, sarebbe un cambio vantaggioso, dato che Omicron sembrerebbe meno aggressiva della variante precedente”, ovvero Delta, sottolinea ancora.

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