Vaccino influenza 2020-2021: chi deve farlo, costi e quando è gratis

Fiammetta Rubini

28/09/2020

12/04/2021 - 17:33

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In vista della campagna vaccinazioni 2020-2021, le cose da sapere sul vaccino antinfluenzale: da quando si può fare, a chi rivolgersi, per chi è gratuito, quanto costa, vantaggi e possibili effetti indesiderati.

Vaccino influenza 2020-2021: chi deve farlo, costi e quando è gratis

L’influenza 2020-2021 si preannuncia molto più impegnativa rispetto a quella dello scorso anno. In concomitanza con la nuova stagione influenzale si prevede infatti un aumento di casi di coronavirus, che potrebbero complicare la diagnosi e mettere in difficoltà il sistema sanitario.

Ecco perché è già partita la corsa al vaccino antinfluenzale. Ma quando e dove farlo? Chi ha diritto al vaccino gratuito e chi no? Ecco tutte le informazioni utili sul vaccino antinfluenzale 2020-2021 per non farsi trovare impreparati quando inizierà la campagna vaccinazioni.

Vaccino influenzale 2020: quando e dove si può fare

Il vaccino potrà essere fatto non appena partirà la campagna vaccinazioni. In genere il periodo destinato al vaccino antinfluenzale in Italia è quello che va da metà ottobre a fine dicembre. Al momento il ministero della Salute non ha comunicato la data di inizio della campagna vaccinazioni 2020/2021, ma ha invitato ad anticiparla rispetto agli anni passati per poter gestire meglio l’emergenza coronavirus.

La data potrebbe anche variare in base alle Regioni e alla loro capacità di approvvigionamento delle scorte in tempi utili: in Emilia Romagna, ad esempio, si parte il 12 ottobre, con un anticipo di 2 settimane e il 20% di dosi in più rispetto all’anno scorso.

Dove si fa il vaccino per l’influenza?

Saranno i medici di medicina generale e i pediatri a proporre il vaccino ai pazienti a rischio, che potranno accogliere o meno l’invito. Il vaccino viene effettuato negli ambulatori vaccinali delle ASL o presso lo studio del proprio pediatra o medico di famiglia. I medici di famiglia che non aderiscono alla campagna vaccinale non avranno il siero a disposizione, ma potranno comunque somministrarlo al paziente - in modo gratuito o a pagamento, a sua discrezione - che lo avrà acquistato in farmacia.

L’anno scorso la campagna ha preso il via ufficialmente a partire dal 28 ottobre 2019 fino al 15 gennaio 2020. In questo periodo tutti hanno potuto richiedere il vaccino antinfluenzale, anzi si consiglia di farlo proprio in questo periodo, entro la fine di novembre e in tempo utile per sviluppare gli anticorpi che difendono dal virus.

Il vaccino contro l’influenza è consigliato ai bambini, agli anziani e alle donne in gravidanza, ma è indicato per chiunque desideri evitare di contrarre l’influenza e non presenti patologie per cui il vaccino antinfluenzale può essere controindicato. Inoltre, la vaccinazione contro l’influenza è offerta gratuitamente ai soggetti più a rischio di contagio e complicazioni.

Vaccino antinfluenzale gratuito: ecco per chi

Il vaccino antinfluenzale è raccomandato e gratuito per le seguenti categorie di persone:

  • adulti dai 65 anni in su;
  • bambini sopra i 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da patologie gravi che aumentano il rischio di complicanze (asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica, broncopatia cronico-ostruttiva-BPCO, malattie dell’apparato cardiocircolatorio, diabete, insufficienza renale, tumori, malattie che comportano la carente produzione di anticorpi, epatopatie croniche...);
  • individui di qualunque età ricoverati in strutture medico-sanitarie;
  • familiari e contatti di soggetti a rischio;
  • donne in gravidanza;
  • addetti ai servizi di primario interesse collettivo (Polizia, Vigili del Fuoco, insegnanti...);
  • medici e personale sanitario di assistenza;
  • veterinari e chi lavora a contatto con animali;
  • soggetti diabetici;
  • malati cronici alle vie respiratorie;
  • malati cronici al sistema cardio-circolatori;
  • malati soggetti a insufficienza renale;
  • malati soggetti a insufficienza epatica.

I bambini in salute possono non fare il vaccino antinfluenzale perché sono in grado di reagire al virus autonomamente o con il supporto di farmaci e rimedi naturali. Tuttavia chi soffre di una o più patologie sopraelencate dovrebbe ricorrere al vaccino per non andare incontro a complicanze. Consigliato anche vaccinarsi a chi ha a casa bimbi sotto i 6 mesi, in modo da proteggere anche loro da un eventuale contagio.

Per i donatori di sangue invece, il vaccino non è solo consigliato, ma anche offerto gratuitamente. Come il personale sanitario il donatore può accedere al vaccino gratuito, l’unico obbligo è attendere due giorni prima di procedere con le donazioni.

Vaccino antinfluenzale obbligatorio: il caso del Lazio

Precisiamo che per le categorie di persone sopracitate il vaccino contro l’influenza non è obbligatorio, ma fortemente raccomandato.

Menzione a parte per la Regione Lazio: Zingaretti ha firmato un’ordinanza che prevede l’obbligo, a partire dal 15 settembre 2020, di vaccinarsi contro influenza e pneumococco per tutti gli over 65 e il personale medico sanitario. In assenza del vaccino i primi non potranno accedere ai centri anziani e ad altri luoghi di aggregazione, mentre per i secondi scatta la sospensione temporanea dell’idoneità alla professione. Sulla legittimità della decisione si è pronunciato il Tar, che ha dato ragione a Zingaretti.

L’obiettivo è ridurre i casi di influenza stagionale per non aggravare gli effetti dell’epidemia di Covid-19: in questo modo si tutelano le fasce più a rischio e si facilita la diagnosi, resa complicata dai sintomi simili tra influenza e coronavirus.

Chi non deve vaccinarsi

Come riportato nelle linee guida del Ministero della Salute, bisogna evitare la vaccinazione antinfluenzale nel caso di:

  • bimbi sotto i 6 mesi (non perché sia pericoloso, ma poiché non ci sono studi clinici controllati che dimostrino l’innocuità del vaccino in questa fascia d’età)
  • soggetti allergici al vaccino
  • persone che hanno sviluppato la sindrome di Guillain-Barré entro 6 settimane dalla somministrazione di una dose di antinfluenzale
  • chi ha malattie che possono costituite una controindicazione temporanea alla vaccinazione

Precisiamo che si possono vaccinare anche le persone asintomatiche a epidemia già iniziata.

Quanto costa il vaccino antinfluenzale

Come funziona invece per chi vuole fare il vaccino ma non rientra nelle categorie per le quali è raccomandato e gratuito? Potrà farlo? La risposta è sì. In questo caso basterà acquistare il vaccino (il costo va dai 10 ai 25 euro) e concordare la somministrazione con il medico.

Il vaccino antinfluenzale è disponibile presso le farmacie da ottobre a dopo gennaio, ovvero il periodo in cui si prevede il massimo picco stagionale. Si consiglia di vaccinarsi entro fine novembre in quanto sono necessarie circa 2 settimane per sviluppare gli anticorpi di protezione dal virus influenzale.

Una domanda che molti si pongono è se il vaccino antinfluenzale basterà per tutti. L’AIFA ha comunicato che saranno disponibili oltre 17 milioni di dosi, circa 5 milioni in più rispetto allo scorso anno, per rispondere alla domanda di immunizzazione della popolazione a rischio.

Le Regioni hanno incrementato quasi del 50% gli ordini di vaccini antinfluenzali, ma anche così i problemi non mancano. Il rischio, infatti, è che altri canali di rifornimento, come le farmacie, rimangano a secco a causa dell’aumento della domanda da parte delle Regioni per i cittadini più a rischio. L’allarme è stato lanciato anche dalle associazioni di categoria, che temono che il vaccino in farmacia sarà introvabile e le persone non a rischio che vogliono comunque vaccinarsi resteranno senza.

Ingredienti ed effetti indesiderati

Per la stagione 2020-2021 i vaccini influenzali trivalenti sono costituiti da antigeni virali per due ceppi di tipo A (A/Guangdong-Maonan/SWL1536/2019 e A/Hong Kong/2671/2019) e un ceppo di tipo B (B/Washington/02/2019 lineaggio B/ Victoria). Nei vaccini quadrivalenti è inserito anche il ceppo B/Phuket/3073/2013 lineaggio B/Yamagata.

Il vaccino antinfluenzale usato in Italia è inattivato, cioè contiene il virus ucciso o parti di esso. Ciò vuol dire che il virus antinfluenzale non causa l’influenza, e gli unici effetti collaterali ad esso associati sono lievi e caratterizzati da una sintomatologia simile. In ogni caso anche i vaccini moderni attivati contengono dosi così minime di virus che non si rischia di contrarre la malattia da cui ci si vuole difendere.

Al vaccino antinfluenzale può seguire la comparsa di effetti indesiderati come ad esempio arrossamento nel punto di iniezione, mal di testa, dolori articolari e decimi di febbre. Questi sintomi possono manifestarsi dalle 6-12 ore a 2 giorni dopo la vaccinazione, ma in genere sono modesti e non richiedono cure mediche, risolvendosi entro un paio di giorni. Coloro che avvertono maggiormente la comparsa di reazioni avverse al vaccino sono bambini e ragazzi rispetto alle persone anziane.

È molto raro, invece, che i vaccini antinfluenzali a base di virus inattivati provochino reazioni allergiche, asma, rapida tumefazione nel punto di iniezione o ipersensibilità nei confronti delle sostanze contenute in esso.

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