Come distinguere il Covid dall’influenza, i sintomi e le cure a confronto

Alessandro Nuzzo

26/11/2022

26/11/2022 - 11:57

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In questo periodo c’è grande diffusione anche dell’influenza stagionale che sta colpendo milioni di italiani. Vediamo come non confonderla con il covid.

Come distinguere il Covid dall’influenza, i sintomi e le cure a confronto

L’inverno sta entrando nel vivo. Dopo un mese di ottobre accompagnato da bel tempo e temperature miti, ecco che da novembre le cose sono rapidamente cambiate. La pioggia e il freddo sopratutto nelle ore serali stanno facendo man mano capolino. Questo sta portando ovviamente ad una ripresa della circolazione del covid-19. Ad evincerlo sono i casi di nuovi positivi in aumento nel nostro paese. Dall’ultimo bollettino settimanale si è evidenziato come l’incidenza sta salendo e di conseguenza anche l’indice Rt è salito sopra l’1.

Ma accanto alla ripresa della circolazione del covid c’è anche il virus influenzale che sta iniziando a colpire tantissime persone. Anche se per gli esperti il picco è atteso tra dicembre e gennaio, in questi giorni tantissimi italiani sono a letto alle prese con i malanni di stagione. E allora come fare per distinguere i sintomi del covid da quelli dell’influenza stagionale?

Come capire se è influenza o covid-19

Il covid-19 e i virus influenzali si presentano in modo molto simile, soprattutto all’inizio: entrambi portano febbre e difficoltà respiratorie, con sintomi che soprattutto nei soggetti fragili possono diventare anche gravi.

Nell’influenza, anche senza febbre, si presentano in genere anche mal di testa insistente, stanchezza, dolori muscolari e articolari. Questi dolori possono essere presenti anche in caso di covid-19, ma sono più raramente riportati dai pazienti.

Un segnale tipico che distingue il covid-19 è l’alterazione di gusto e olfatto. Questo sintomo va però distinto dalla difficoltà di percepire i sapori e gli odori che si avverte quando sia ha il naso chiuso. In caso di forte raffreddore, comunque, il paziente riesce a distinguere il dolce e l’amaro, mentre chi ha il coronavirus no. C’è da dire però che con le ultime varianti in circolazione non sempre la positività è collegata all’alterazione del gusto e olfatto.

Per quanto riguarda la tosse, quella tipica del covid-19 è secca, stizzosa e insistente, ma molto simile a quella provocata da altri virus influenzali. Ad oggi quindi risulta molto difficile distinguere dai sintomi se si è stati contagiati dal covid-19 o dal virus influenzale. La forma di covid più recente, provocata dalle sottovarianti di Omicron, colpisce in genere di più le alte vie respiratorie, l’influenza invece può scendere più in basso. L’unico modo per riuscire a capire la differenza resta sottoporsi ad un tampone.

Quando fare il tampone

Se i sintomi da covid-19 appaiono dopo aver avuto contatti stretti con persone positive, allora è doveroso sottoporsi ad un tampone per accertare o meno la positività. In caso affermativo le regole attuali dicono 5 giorni di isolamento e tampone negativo per poter uscire. L’intenzione del nuovo governo però sembrerebbe quella di eliminare anche una delle ultime restrizioni, ovvero addio all’isolamento per i soggetti asintomatici o con sintomi lievi. Nelle prossime settimane potrebbe arrivare il decreto.

Devo fare il vaccino antinfluenzale?

Di fondamentale importanza, quest’anno, è il vaccino antinfluenzale. L’AIFA ha invitato i medici a offrire il vaccino ai soggetti a rischio in qualsiasi momento della stagione influenzale. Per loro è molto importante proteggersi anche dall’influenza stagionale. Non è detto infatti che un soggetto non possa infettarsi nello stesso momento con entrambi i virus: covid e influenzale. In questo caso la scienza non ha evidenza per quanto riguarda le conseguenze, ma di certo con entrambi i vaccini si è maggiormente protetti.

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