Usufrutto senza notaio, quando è possibile risparmiare i costi del professionista

Ilena D’Errico

04/03/2023

08/03/2023 - 19:09

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Ecco quando è possibile costituire l’usufrutto senza il notaio o perlomeno risparmiare sui costi a seconda delle diverse soluzioni.

Usufrutto senza notaio, quando è possibile risparmiare i costi del professionista

I costi per il notaio sono spesso non indifferenti, motivo per cui molte persone cercano dei modi per risparmiare e magari evitare di rivolgersi a questo professionista quando non è indispensabile per legge. Per quanto riguarda l’usufrutto immobiliare, in effetti esiste un margine di risparmio consistente; difatti, è possibile svolgere buona parte della procedura in autonomia. La necessità dei servizi notarili, poi, cambia anche a seconda della procedura scelta per completare l’usufrutto. Se ne possono individuare principalmente 5.

Contratto di usufrutto

Il contratto di usufrutto è il metodo principale per trasferire il diritto di usufrutto e richiede la partecipazione del notaio in misura molto limitata. La legge, infatti, non richiede che il contratto di usufrutto sia un atto pubblico, bensì è sufficiente che si sviluppi in forma scritta. Di conseguenza, le due parti possono stipulare l’usufrutto semplicemente tramite una scrittura privata, che non richiede la presenza del notaio.

Allo stesso tempo, tuttavia, è necessario l’intervento del notaio per l’autentica delle firme. Quest’ultima, però, può essere svolta da qualsiasi altro pubblico ufficiale, come un giudice. Stipulando l’usufrutto in forma di scrittura privata autenticata è pertanto possibile limitare – se non evitare del tutto – l’intervento notarile, con un conseguente risparmio sulle spese.

Donazione per trasferire l’usufrutto immobiliare

Il diritto di usufrutto può essere trasferito anche tramite donazione, che deve però essere perfezionata da un notaio, il quale si deve occupare dell’atto pubblico – in presenza di due testimoni - che attesta il trasferimento del diritto di usufrutto. In questo caso, è perciò impossibile fare a meno del notaio, i cui costi ricadono comunque esclusivamente sul donante. Si tratta comunque di un’alternativa piuttosto conveniente rispetto alla donazione dell’intero immobile, grazie all’esistenza di alcune agevolazioni.

Testamento per trasferire l’usufrutto

L’usufrutto può anche essere concesso dal testamento, come parte dell’eredità al momento della morte del testatore. In particolare, secondo la Cassazione il diritto di usufrutto costituisce un legato, ossia un bene specifico destinato a una persona, la quale non dovrà pagare la tassa di successione e non subentrerà nelle posizioni debitorie del defunto. Si tratta comunque di una forma di legato particolare, perché secondo la giurisprudenza sostituisce l’eventuale quota di legittima.

Il testamento rappresenta quindi un metodo per evitare le spese notarili, dal momento in cui il testamento olografo può essere scritto direttamente dal testatore. Il notaio sarà indispensabile soltanto in fase di pubblicazione del testamento, ma i costi per questo servizio non potranno evidentemente ricadere sul defunto, ma sul suo patrimonio sì. Dovranno essere gli eredi, infatti, a sostenere le spese per la pubblicazione.

Acquisire l’usufrutto con l’usucapione

L’usufrutto può essere acquisito anche tramite usucapione, ma in questo caso è necessario aspettare 20 anni. Si tratta infatti del tempo in cui si compie l’usucapione, che comunque dovrà essere certificata, perlomeno per quanto riguarda il trasferimento, dal notaio. Non si tratta certamente della procedura più rapida e non ha particolari vantaggi se entrambe le parti sono d’accordo sul trasferimento dell’usufrutto.

Rendita vitalizia: l’usufrutto fino alla morte

La rendita vitalizia costituisce una forma di usufrutto che si esaurisce soltanto alla morte dell’usufruttuario, il quale dovrà pertanto prendersi cura del bene in usufrutto per tutta la sua vita. In ogni caso, per disporre la rendita vitalizia è necessario rivolgersi al notaio oppure inserirla nel testamento.

Usufrutto senza notaio, come fare

In sintesi, il modo migliore per costituire l’usufrutto e risparmiare sulle spese notarili è quello di utilizzare una scrittura privata e poi richiedere l’autenticazione a un altro pubblico ufficiale, ad esempio un segretario comunale. Bisogna poi ricordare che quando l’usufrutto ha a oggetto dei beni mobili è possibile procedere direttamente con un contratto stipulato fra le parti, senza che sia necessaria l’autenticazione.

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