Mentre Cina e UE potenziano gli incentivi fiscali alla ricerca e sviluppo, gli Stati Uniti li riducono: un pericoloso freno all’innovazione tecnologica e alla competitività futura.
Le economie leader del futuro saranno trainate da tecnologie emergenti, oggi ancora nella fase di ricerca e sviluppo (R&S), ma destinate a trasformare processi produttivi e prodotti. Tutti sembrano esserne consapevoli, ma i decisori politici spesso non agiscono di conseguenza: manca una strategia chiara per potenziare gli incentivi fiscali alla R\&S e sostenere imprese e lavoratori nella transizione verso l’innovazione.
Mary Cowx, Rebecca Lester e Michelle Nessa si concentrano su questo aspetto nel report “Bad breaks: Why US tax policies put innovation at risk” (Stanford Institute for Economic Policy Research, maggio 2025). Le autrici analizzano come il sistema fiscale statunitense influenzi negativamente gli investimenti aziendali in R&S.
Esistono due tipi di incentivi fiscali all’innovazione: basati sui costi (input-based) e sui risultati (output-based). I primi includono deduzioni fiscali e crediti d’imposta sulle spese in R&S. I secondi — come i “patent box” europei — riducono le aliquote fiscali sui profitti derivanti da beni intellettuali. Gli USA adottano quasi esclusivamente misure input-based. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA