Usa, il 2024 inizia con un record sul debito che è un allarme

Violetta Silvestri

03/01/2024

03/01/2024 - 15:34

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Per gli Usa è record - e allarme - debito nel 2024: i 34.000 miliardi di dollari sono stati superati. Cosa significa questo livello massimo di indebitamento per la potenza mondiale?

Usa, il 2024 inizia con un record sul debito che è un allarme

Il 2024 è iniziato con un record per gli Usa che suona come un allarme per la tenuta dell’economia più grande al mondo.

Il debito del governo americano ha superato per la prima volta i 34.000 miliardi di dollari. I dati pubblicati dal Dipartimento del Tesoro hanno mostrato che il “debito pubblico totale in essere” è salito a 34.001 miliardi di dollari il 29 dicembre. Questa cifra, che quantifica il debito nazionale, è l’importo totale dei prestiti ancora attivi del governo federale degli Stati Uniti.

Il traguardo arriva appena tre mesi dopo che l’indebitamento Usa ha toccato i 33.000 miliardi di dollari, mentre il deficit di bilancio – la differenza tra ciò che il governo spende e ciò che riceve in tasse – è balzato a dismisura.

Il dibattito su cosa significhi davvero questo record per l’economia più potente del mondo è aperto. Gli Usa rischiano la crisi o saranno in grado di sostenere il debito così alto? La domanda per ora non ha risposte certe. L’unica certezza è che il mondo ha inaugurato il 2024 all’insegna di indebitamenti ai massimi storici.

Usa: è record per il debito nazionale

Il debito nazionale ha eclissato i 34.000 miliardi di dollari diversi anni prima rispetto alle proiezioni pre-pandemia. A gennaio 2020, infatti, il Congressional Budget Office prevedeva che avrebbe superato tale cifra (nella misura lorda) nell’anno fiscale 2029.

Tuttavia, il debito è cresciuto più rapidamente del previsto a causa della pandemia iniziata nel 2020 che ha bloccato gran parte dell’economia statunitense. Il governo ha preso ingenti prestiti sotto l’allora presidente Donald Trump e l’attuale presidente Joe Biden per stabilizzare l’economia e sostenere la ripresa. Ma quest’ultima è arrivata con un’impennata dell’inflazione, che ha spinto al rialzo i tassi di interesse e reso più costoso per il governo onorare i propri debiti.

“Finora Washington ha speso soldi come se avessimo risorse illimitate”, ha detto Sung Won Sohn, professore di economia alla Loyola Marymount University. “Penso che le prospettive siano piuttosto cupe”, ha aggiunto.

Lo scorso giugno, il Congressional Budget Office ha calcolato, nella sua stima trentennale, che il debito pubblico sarà pari alla cifra record del 181% del Pil entro il 2053.

Il nuovo traguardo sul debito - un record negativo e preoccupante per le casse Usa - arriva mentre i legislatori si preparano alla resa dei conti fiscale sui livelli di spesa nel nuovo anno. I costi di indebitamento del governo sono aumentati a causa della campagna della Federal Reserve sui tassi, la spesa è rimasta al di sopra dei livelli pre-covid e le entrate fiscali sono diminuite lo scorso anno, il tutto peggiorando le prospettive fiscali della nazione.

Il presidente Biden ha accusato i tagli fiscali del GOP di aver aggiunto migliaia di miliardi al deficit, mentre i repubblicani del Congresso incolpano le misure di spesa approvate dai democratici come spinta del debito.

“Il raggiungimento dei 34mila miliardi di dollari è un altro promemoria di quanto sia insostenibile la nostra situazione fiscale. Stiamo aggiungendo 2mila miliardi di dollari al nostro debito ogni anno in un momento in cui la disoccupazione è vicina ai minimi storici”, ha affermato Marc Goldwein, vicepresidente senior del Committee for a Responsible Federal Budget, un think tank con sede a Washington. “Se aggiungiamo così tanto al debito nei periodi buoni, le cose potrebbero diventare davvero terribili in tempi difficili, e non potremo far crescere il nostro debito più velocemente della nostra economia per sempre”, ha avvertito.

Crisi o resilienza? La sfida del debito Usa si accende nel 2024

Il debito nazionale non sembra rappresentare un peso per l’economia statunitense in questo momento, poiché gli investitori sono disposti a prestare denaro al governo federale. Questi prestiti consentono al governo di continuare a spendere sui programmi senza dover aumentare le tasse, secondo un articolo di APnews.

Tuttavia, il percorso del debito nei decenni a venire potrebbe mettere a rischio la sicurezza nazionale e importanti programmi federali, tra cui la previdenza sociale e l’assistenza sanitaria statale, che sono diventati i principali motori della spesa pubblica prevista nei prossimi anni.

Gli acquirenti esteri del debito statunitense – come Cina, Giappone, Corea del Sud e nazioni europee – hanno già ridotto le loro disponibilità in titoli del Tesoro. Un’analisi della Fondazione Peterson afferma che le partecipazioni estere del debito statunitense hanno raggiunto il picco del 49% nel 2011, ma sono scese al 30% entro la fine del 2022.

“Guardando al futuro, il debito continuerà a salire alle stelle poiché il Tesoro prevede di prendere in prestito quasi 1 trilione di dollari in più entro la fine di marzo”, ha affermato Michael Peterson, CEO della Peterson Foundation. “Aggiungere trilioni su trilioni di debito, anno dopo anno, dovrebbe essere un segnale di allarme per qualsiasi politico che abbia a cuore il futuro del nostro Paese”.

In generale gli economisti sono fortemente divisi sul pericolo rappresentato dal debito federale. Alcuni esperti sostengono che sia una minaccia per la salute fiscale complessiva della nazione, mentre altri ritengono che il governo federale abbia molta capacità di contrarre prestiti senza rischiare una crisi economica.

L’economia è cresciuta a un ritmo rapido negli ultimi trimestri, il che rende la crescita del debito meno significativa, perché il denaro preso in prestito è comunque una quota minore della produzione economica della nazione.

“È importante tenere i numeri del debito nel contesto: l’economia è in crescita, è forte e dobbiamo pensarci in relazione alle nostre risorse”, ha affermato Claudia Sahm, che ha lavorato come ricercatrice presso la Federal Reserve. “Questo non è un segnale di una crisi imminente – forse qualcosa che dobbiamo affrontare, ma non siamo in un momento di crisi sul debito”.

Il 2024 sembra quindi essere un anno di avvertimento per gli Usa, più che di disfatta. Tuttavia, il rischio è a lungo termine se il debito continua a salire a livelli inesplorati. Un carico di debito maggiore potrebbe esercitare una pressione al rialzo sull’inflazione e far sì che i tassi di interesse rimangano elevati, il che potrebbe anche aumentare il costo del rimborso del debito nazionale.

E man mano che la sfida del debito si evolve nel tempo, le scelte potrebbero diventare più restrittive per la popolazione, poiché i costi di Social Security, Medicare e Medicaid superano le entrate fiscali.

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