Tutte le caratteristiche del nuovo bond emesso da UniCredit. Chi ha fatto shopping delle obbligazioni della banca italiana.
UniCredit ha emesso con successo un’obbligazione subordinata Tier 2 con scadenza a 12 anni, richiamabile dopo 7 anni, rivolta agli investitori istituzionali, “confermando ancora una volta la sua solida base di investitori nel reddito fisso e la sua capacità di accesso al mercato in diversi formati”. Lo ha comunicato ieri sera la banca italiana guidata dal CEO Andrea Orcel, annunciando che l’importo emesso è stato pari a 1 miliardo di euro.
UniCredit colloca con successo bond Tier 2 richiamabile, cedola fissa del 4,175%
Si è trattato della prima emissione di un bond Tier 2 nel 2025, che pagherà una cedola fissa del 4,175% fino a giugno 2032 in virtù di un prezzo di emissione del 99,928%, equivalente a uno spread di 180 punti base rispetto al tasso mid swap di riferimento.
Piazza Gae Aulenti ha specificato che, nel caso in cui decidesse di non esercitare l’opzione call
dopo 7 anni, la cedola per il periodo successivo fino a scadenza sarà rideterminata sulla base del futuro tasso swap a 5 anni di riferimento, aumentato dello spread iniziale.
“Considerato il forte interesse del mercato e il considerevole volume degli ordini raccolti durante il processo di book building, il livello inizialmente comunicato al mercato di circa 215 punti base sopra il tasso mid-swap è stato rivisto e fissato a 180 punti base, con size finale di 1 miliardo di Euro”.
Nuovo bond UniCredit, domanda oltre 3,4 miliardi. Chi ha fatto shopping e da dove
Forte la domanda per il nuovo bond di UniCredit, arrivata da circa 200 investitori istituzionali, e confermata da ordini che hanno superato i 3,4 miliardi di euro.
A sottoscrivere le obbligazioni soprattutto i fondi (67%), con la seguente ripartizione geografica:
- UK (33%).
- Francia (33%)
- Germania/Austria/Svizzera (9%).
UniCredit Bank GmbH ha ricoperto il ruolo di Sole Global Coordinator e di Joint Bookrunner insieme a Barclays, HSBC, ING, Mediobanca, Santander, SocGen e Toronto Dominion.
Il bond, che fa parte del Programma Euro Medium Term Notes dell’emittente, completa il piano di emissioni subordinate per il 2025 e farà parte del patrimonio regolamentare di UniCredit contribuendo al Total Capital Ratio.
I rating attesi delle obbligazioni sono i seguenti: Ba1 (Moody’s); BBB- (S&P); BBB- (Fitch).
Il bond verrà quotato presso la Borsa di Lussemburgo.
UniCredit, la banca con i bond che battono i BTP
UniCredit, vale la pena di ricordare, gode di un rating superiore a quello assegnato ai BTP da parte dell’agenzia Moody’s.
Alla fine di maggio la banca italiana guidata da Andrea Orcel ha annunciato che Moody’s ha migliorato l’outlook sui rating del suo debito senior privilegiato e dei suoi depositi a lungo termine, alzandolo da “stabile” a “positivo”, in linea con quanto fatto nei confronti delle obbligazioni di altre banche italiane.
I rating assegnati ai bond di UniCredit, nello specifico, sono stati confermati a “Baa1”, giudizio che rimane superiore a quello che è stato assegnato all’Italia, che è stato lasciato invariato in data 23 maggio al livello “Baa3”, a fronte di un outlook - è stata questa la principale novità annunciata da Moody’s per il debito pubblico italiano- migliorato per l’appunto da “stabile” a “positivo”.
In quella occasione, forte del nuovo premio di Moody’s, la banca guidata da Orcel ha tenuto a rimarcare la differenza tra le sue obbligazioni e i BTP:
“L’azione segue l’outlook positivo recentemente assegnato al rating dell’Italia, mentre UniCredit ha un merito di credito standalone più forte e continua a essere valutata due gradini sopra il sovrano, il massimo consentito dalla metodologia di Moody’s”.
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