Una cedola del 3,20% per questo nuovo corporate bond italiano. Domande per oltre 4,3 miliardi

Laura Naka Antonelli

16 Settembre 2025 - 13:56

Cedola del 3,20% per questo nuovo bond appena emesso da un campione della finanza italiana, per un valore di 1,2 miliardi di euro. Boom della domanda.

Una cedola del 3,20% per questo nuovo corporate bond italiano. Domande per oltre 4,3 miliardi

Occhio al nuovo corporate bond italiano che è stato emesso ieri, stando a quanto ha annunciato la società emittente.

Parliamo di UniCredit, la banca italiana guidata dal CEO Andrea Orcel.

Piazza Gae Aulenti ha annunciato con un comunicato diramato nella serata della vigilia di avere emesso con successo nella giornata di ieri, lunedì 15 settembre 2025, un bond Senior Non- Preferred per un valore totale di 1,25 miliardi di euro.

Si tratta di una obbligazione, ha precisato la banca, che presenta una scadenza 6 anni e che è richiamabile dopo 5 anni.

Con l’importo emesso, il bond ha completato “la componente senior del funding plan per il 2025 che è riservata agli investitori istituzionali, confermando ancora una volta l’apprezzamento da parte degli investitori e la capacità di accesso al mercato in formati differenti da parte di UniCredit ”.

Forte la domanda, con l’emissione che è avvenuta in seguito a un processo di book building che ha raccolto una domanda per oltre 4,3 miliardi di euro, con circa 190 ordini da parte degli investitori a livello globale.

Cedola al 3,20% e altri dettagli del nuovo bond di UniCredit

Per quanto riguarda ciò che interessa gli investitori, ovvero la cedola, la febbre per il bond di UniCredit è stata tale che la banca guidata da Andrea Orcel ha puntualizzato che, a seguito del forte riscontro ricevuto, il livello inizialmente comunicato al mercato di circa 120pb sopra il tasso mid-swap a 5 anni è stato rivisto e fissato a 90 punti base.

Di conseguenza, la cedola annuale è stata determinata pari al 3,20%, con prezzo di emissione/re-offer di 99,786%.

UniCredit ha inoltre precisato che esiste la possibilità di una sola call da parte dell’emittente a settembre 2030.

Questo significa che, “ se l’obbligazione non verrà richiamata, le cedole per i periodi successivi fino alla scadenza verranno fissate sulla base dell’Euribor a 3 mesi più lo spread iniziale di 90pb ”.

Tornando al boom della domanda, il bond è stato allocato soprattutto ai fondi (77%) e alle banche (10%), con la seguente ripartizione geografica UK (34%), Francia (19%), Germania/Austria (15%) e BeNeLux (11%).

UniCredit Bank GmbH ha ricoperto il ruolo di Global Coordinator e di Joint Bookrunner assieme a BNP Paribas, Deutsche Bank, J.P. Morgan, Raiffeisen Bank International, RBC Capital Markets e Santander.

Infine, la banca italiana ha reso noto che “le obbligazioni, documentate nell’ambito del programma Euro Medium Term Notes dell’emittente (UniCredit), si classificheranno pari passu con il debito Senior Non-Preferred in essere” e che “i rating attesi sono i seguenti: Baa3 (Moody’s) / BBB (S&P) / BBB (Fitch)”.

Piazza Gae Aulenti ha infine comunicato che la quotazione del bond avverrà presso la Borsa di Lussemburgo.

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