L’invasione della regione di Kursk da parte dell’Ucraina potrebbe rivelarsi un boomerang per Kiev: la Russia sta sfondando a Pokrovsk, con la strategica città ucraina che presto potrebbe cadere.
Mentre l’Ucraina continua ad attaccare nella regione di Kursk, la Russia starebbe proseguendo la sua avanzata nel Donetsk e le sue truppe ormai sarebbero a dieci chilometri da Pokrovsk, il capoluogo del oblast’ considerato come uno snodo fondamentale per l’esito di questa guerra.
Con gli ultimi civili a Pokrovsk che vengono evacuati, l’esercito ucraino sta fortificando la città preparandosi a difenderla dall’assalto russo. La situazione per Kiev non sarebbe delle migliori: secondo l’Institute for the Study of War, la Russia avrebbe un “ vantaggio di cinque a uno in termini di uomini ”.
Questo perché dopo che l’Ucraina ha lanciato la sua offensiva nella regione russa di Kursk, i comandanti di Mosca avrebbero ridistribuito un numero limitato di truppe da Pokrovsk verso il proprio territorio sotto attacco.
Come riporta Novaya Gazeta Europe - edizione continentale del periodico russo filo occidentale -, per l’esperto militare David Gendelman “se le forze russe raggiungessero Pokrovsk, l’Ucraina andrebbe incontro a una vera crisi operativa; i russi controlleranno un importante snodo di comunicazioni, taglieranno la strada laterale e minacceranno le aree laterali e posteriori della difesa ucraina”.
La cattura di Pokrovsk da parte della Russia andrebbe a minacciare tutte le catene di approvvigionamento nella parte meridionale della regione di Donetsk, visto che la linea ferroviaria per il Donbass termina proprio nella città che si appresta a essere sotto assedio.
Ucraina, l’azione a Kursk è stata un errore?
Il tentativo dell’Ucraina di distogliere truppe russe dal fronte caldo di Pokrovsk sembrerebbe essere fallito, con l’esercito di Mosca che sarebbe alle porte della strategica città e pronto a dare il via alla risaputa strategia d’assedio: radere quasi al suolo l’obiettivo per poi iniziare ad avanzare con le truppe di terra.
Per la Russia resta sempre il problema non di poco conto di avere circa mille chilometri quadrati del proprio territorio nella regione di Kursk al momento in mano nemica, ma i vertici dell’esercito russo sembrerebbero voler dare la precedenza alla conquista di Pokrovsk che potrebbe essere decisiva per la presa di tutto il Donetsk.
A Kursk lo smacco per Vladimir Putin è stato enorme, senza contare che ora l’Ucraina ha una sorta di testa di ponte nel territorio russo e, grazie alle armi occidentali, ha dimostrato di poter colpire anche il cuore della Federazione.
La guerra però con ogni probabilità si deciderà nel Donbass e la Russia sarebbe sempre più vicina alla presa dell’intera regione contesa. Se Mosca dovesse conquistare Pokrovsk, a quel punto anche l’Occidente sarebbe chiamato a prendere scelte decisive per il futuro del mondo intero.
Senza girarci troppo intorno, l’Ucraina può vincere la guerra contro la Russia solo con un intervento diretto delle truppe Nato, ma questo vorrebbe dire scatenare un conflitto mondiale potenzialmente nucleare che potrebbe vedere coinvolta direttamente anche l’Italia. Mala tempora currunt.
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